20 anni dopo | Convegno dedicato alla figura di Pietro Sassu
L’Associazione Laborintus e l’associazione Archivi Sassu, con il supporto del Comune di Cuglieri e della Sunservice srl e con la collaborazione del Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari e dell’Associazione Su Cuncordu de Cuglieri, organizzano, a Sassari e a Cuglieri, due giornate di musica, interventi e proiezioni dedicate alla figura del grande etnomusicologo Pietro Sassu, nel ventennale della sua scomparsa
Nel corso della due giorni l’attenzione si concentrerà sulla sua attività di studioso e sulla sua vicenda umana e professionale. Attraverso le testimonianze dei suoi più stretti collaboratori e colleghi, verranno così ricordati i suoi molteplici percorsi di ricerca e la sua incessante attività didattica. Saranno infatti presenti a Sassari, nella prima giornata, Ferdinando Mirizzi, antropologo dell’Università della Basilicata, ultima sede di insegnamento di Sassu, Nicola Scaldaferri, docente di etnomusicologia all’Università di Milano, e Gian Nicola Spanu, docente di etnomusicologia al Conservatorio di Sassari.
Queste due giornate di incontri saranno però anche l’occasione di mettere in evidenza quanto possa rivelarsi fecondo il suo insegnamento e ricchi di ispirazione i materiali da lui raccolti e dagli Archivi Sassu catalogati e resi fruibili, soprattutto attraverso il lavoro del Presidente dell’Associazione, Simone Sassu, figlio dello studioso.
Nel corso delle due giornate, vi sarà infatti, sia a Sassari che a Cuglieri, la presentazione del Libro-DVD «VOCI DEL SACRO Due generazioni di canto a cuncordu alla Settimana Santa di Cuglieri» realizzato da Renato Morelli, storico collaboratore di Pietro Sassu, cui questa sua ultima opera è dedicata: per molti anni i due hanno portato avanti insieme la ricerca sul canto liturgico e paraliturgico di tradizione orale, in particolare nelle comunità della Sardegna. L’opera è edita dalle Edizioni Nota di Valter Colle, altro importante collaboratore dello studioso sassarese, che insieme a Morelli e all’antropologa Piera Perria, sarà presente nel corso delle due giornate.
Inoltre è previsto, nella seconda giornata di lavori, un vasto excursus sul rapporto tra musiche di tradizione orale e musica colta contemporanea, con i contributi di Gian Carlo Grandi, docente del Dipartimento di Composizione del Conservatorio di Sassari, di Piero Arcangeli, etnomusicologo e compositore, autore di numerosi studi e ricerche con Sassu, di Antonio Doro, compositore, e di Gabriele Verdinelli compositore e docente presso il Conservatorio di Sassari
Al termine, vi sarà l’esecuzione, in prima assoluta, di diverse opere (anche di allievi del Dipartimento) basate su musiche di tradizione orale, per opera dell’ensemble di musica contemporanea del Conservatorio diretto dal M° Andrea Ivaldi.
Sia nella prima che nella seconda giornata, a Sassari e a Cuglieri, è previsto l’intervento dal vivo di alcuni tra i più importanti cori a Cuncordu della tradizione sarda: Castelsardo, Cuglieri, Santulussurgiu e (a Cuglieri) Orosei
L’evento fa parte della rassegna “Un concetto, un’idea” dell’Associazione culturale Laborintus
Necessaria prenotazione ai numeri 349 8024059 (Sassari) e 338 5850889 (Cuglieri). Ingresso col Green Pass
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P R O G R A M M A
VENERDI’ 8 OTTOBRE (h. 17.00) SASSARI, Conservatorio L.Canepa– Sala Pietro Sassu
PIETRO SASSU, ETNOMUSICOLOGO – STUDI E RICERCHE
Interventi di Valter Colle, Gian Nicola Spanu, Nicola Scaldaferri, Ferdinando Mirizzi.
Renato Morelli: Presentazione del Libro-DVD “Voci del Sacro” (2021)
Proiezioni del Film e di altri materiali inediti – con un intervento di Piera Perria Interventi musicali dal vivo:
Cuncordu Castelsardo
Cuncordu de Cuglieri
Cuncordu ‘e Su Rosariu Santulussurgiu
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SABATO 9 OTTOBRE (h. 10.00) SASSARI, Conservatorio L.Canepa – Sala Pietro Sassu
PIETRO SASSU E LA NUOVA MUSICA
Interventi di P.Arcangeli, A.Doro, G.C. Grandi, G.Verdinelli
ENSEMBLE DI MUSICA CONTEMPORANEA DEL CONSERVATORIO “LUIGI
CANEPA” DI SASSARI
Musiche di: W.Cianciusi, F. Cuccu, A. Doro, P.Dossena, F.Oppo, G.Verdinelli, Direttore: Andrea Ivaldi
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SABATO 9 OTTOBRE (h. 21.00) CUGLIERI Teatro ex Seminario regionale
PRESENTAZIONE LIBRO-DVD “Voci del Sacro” di Renato Morelli – con un intervento di Piera Perria. Interventi dal vivo:
Cuncordu di Castelsardo
Cuncordu de Cuglieri
Cuncordu de Orosei
Cuncordu ‘e Su Rosariu Santulussurgiu
PIETRO SASSU – NOTA BIOGRAFICA
Pietro Costantino Sassu nasce a Sassari il 7 luglio del 1939. Ancora studente alle Medie, lascia la Sardegna per proseguire a Roma la sua precoce formazione musicale (il padre Giuseppe,oltre che stimato artigiano, era valente cornista) in quel Collegio Internazionale di Musica del Conservatorio di S. Cecilia, al Foro Italico, dove diviene allievo di Diego Carpitella e dove otterrà, poco più che ragazzo, un brillante diploma in corno sotto la guida di un maestro d’eccezione, Domenico Ceccarossi.
Studierà poi Composizione a Parma e Paleografia musicale a Cremona. La preparazione culturale si completerà solo al suo ritorno in Sardegna, nella metà degli anni Sessanta, quando conosce l’antropologo Gavino Musio e ne diventa collaboratore. Fu un ritorno a casa sollecitato dalla volontà, anche politica, d’impegnarsi concretamente nella vita culturale della propria terra. Una terra a cui rimarrà sempre profondamente legato, anche quando l’ampliarsi del suo orizzonte di ricerca e i nuovi incarichi professionali lo porteranno a vivere altrove. La sua intensa attività di studioso, insegnante e ideatore di eventi, legati alla musica nelle più svariate forme, abbraccia da subito sia il versante della musica colta che di quella popolare. Alla fine degli anni Cinquanta, mentre già suona nelle orchestre più importanti (in particolare in quella della RAI di Roma), inaugura a Sassari la sua pionieristica attività di etnomusicologo: una simultaneità che lo accompagnerà per tutta la vita.
Ma anche nella didattica avrà modo di impegnarsi molto presto per salire nel corso della vita tutti gli scalini dell’insegnamento musicale: dapprima alle Medie per passare, nel ‘68, a Storia della musica presso il Conservatorio di Sassari e poi, nel ’77, a quello di Bologna. L’approdo all’Università è dell’’88, prima a Udine come Associato di Storia della musica alla Facoltà di
Lettere e Filosofia, infine, nel ’95, come Ordinario di Etnomusicologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Basilicata, dove a lungo continuerà a tenere contemporaneamente anche il corso di Storia della musica. A coronamento del costante interesse didattico, il suo contributo a Matera sarà determinante nell’attivazione del Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria.
É davvero arduo cercare di elencare tutte le sue campagne di ricerca. Comunque, oltre a quelle incessanti in terra sarda (alcune saranno per conto dell’Istituto Etnografico di Nuoro), spiccano quelle commissionate dalla Discoteca di Stato (dopo quelle sarde, il Friuli, insieme a Piero Arcangeli nel ‘75, e l’Emilia nel ’7 nel mentre, su invito di Roberto Leydi per conto dell’Ufficio Cultura del Mondo Popolare presso la Regione Lombardia, iniziava i suoi importanti rilevamenti nel Bresciano e nel Bergamasco, e più tardi in Lomellina.
Al ’77 va datata la ricerca in Ossola, proseguendo intanto la lunga assiduità col Trentino che gli permise di continuare a riflettere sulla polivocalità dell’arco alpino (un campo approfondito poi, in particolare, con la vasta ricerca promossa a Premana in Valsassina, un caso importante ed esemplare, già da lui “scoperto” nel ‘75).
Nel ‘78 arriverà poi, dalla Cooperativa culturale “Un paese vuole conoscersi”, un nuovo incarico a Sant’Alberto di Ravenna: un lavoro a vasto raggio in stretto contatto con una committenza così speciale. L’attività di ricerca si sposterà poi, ancor più intensa, in Friuli e in Basilicata, per la sua assidua presenza in quelle regioni conseguente agli incarichi universitari. Ha sempre partecipato come relatore a numerosissimi convegni e ha tenuto una grande quantità di conferenze e seminari, oltre che in ambiente universitario, nelle più svariate istituzioni culturali. Pubblicista dal ‘72, svolge incessantemente anche attività di cronaca musicale e divulgativa, oltre che con articoli e recensioni in quotidiani e riviste, anche attraverso cicli di trasmissioni radiofoniche e televisive (del ’70 è, per la RAI, quello che lui si divertiva a chiamare “Giro d’Italia” per documentare canti tradizionali al fianco di Daisy Lumini) e collaborando, in qualità di consulente e curatore dei testi, alla realizzazione di alcuni documentari audiovisivi e cinematografici.
Fu inoltre organizzatore e curatore di rassegne concertistiche (I Colloqui di musica mediterranea ad esempio), ma non mancarono esperienze di composizione: firma le musiche per il film di Gavino Ledda, Ybris, prodotto dalla Rai nell’’84, e quelle per la rappresentazione teatrale di Vite a scadenza, su testo di E. Canetti, nel ‘95. Ideò anche progetti drammaturgici: molti per la cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari, che seguì sempre con particolare interesse, e l’ultimo, Ecce Homo. La passione delle voci, realizzato per la Corte Hospitale di Rubiera nel 1999; sempre, ancora, musica colta e popolare insieme
L’incessante attività di ricerca lo porta a curare l’incisione discografica di diversi documenti sonori inediti e a pubblicare molti saggi di interesse etnomusicologico e storico-etnografico. Per la Sardegna ricordiamo, tra gli altri: La gobbula sassarese nella tradizione orale e scritta (1968); Funzione degli stereotipi nel canto sardo (con L. Sole in “Rivista Musicale Italiana” n. 1, 1973); Le strutture della musica sarda (in Carpitella – Sassu – Sole, Musica Sarda, 1973); Gli strumenti della musica popolare sarda (in G. Spanu, Sonos, 1995); La tradizione polivocale in
Sardegna, (in C. de Incontrera, a cura, Nell’aria. Il Mediterraneo e la musica, 1996);
Microstrutture melodiche nella musica sarda (in G. Lallai, a cura, Launeddas, 1997); I repertori della musica sarda. Le microscale (in Rapporti tra musica etnica e jazz, 1998); Le voci di Sassari (Edizioni Nota, 1998); Canti a Sorso (Edizioni Nota, 2000).
Frutto delle ricerche nel nord Italia: Canti della comunità di Premana (in Leydi, Como e il suo territorio, 1978); Racconto di una cultura (in AA. VV, Premana, 1979); Tra cielo e terra, un paese (in
Melli – Sassu, Civiltà delle acque, Sant’Alberto di Ravenna, 1985); Un repertorio di mondariso (in Leydi – Pianta – Stella, a cura, Pavia e il suo territorio, 1990); Romagna: le voci (1991),
Verifiche delle ricerche di Pratella nel repertorio di Sant’Alberto di Ravenna (in D. Tampieri, a cura, Francesco Balilla Pratella, 1995); I canti della devozione e Filastrocche intonate (in F. Chiocchetti, a cura, Musica e canto popolare in Val di Fassa, II volume, in “Mondo Ladino”, anno XX, 1996); Una ricerca tra i Ladini di Fassa, (in W. Deutsch-G.Haid, Beiträge zur musikalischen Volkskultur in Südtirol, 1997).
E, ancora: tra il ‘63 e il ‘67 compila tutte le voci di argomento etnomusicologico per il DEUMM
UTET (la voce Africa verrà aggiornata nel ‘76); Etnie musicali: modelli di vita, modelli di cultura
(in Educazione musicale in una società multietnica, “Quaderni di musica applicata”, n. 15,
1992); L’alterità musicale (in “Sonus – Materiali per la musica contemporanea”, fasc.16, 1996);
Musica e rito: la musica è rito (in Musica e Riti. Catalogo IX Rassegna internazionale del
Documentario etnografico, 1998). Infine, Dall’Etnofonia all’Etnomusicologia. Un secolo di studi sulla musica popolare italiana (pubblicato postumo in Archivio di etnografia, Nuova serie, 2011).
Pietro Costantino Sassu muore, dopo una breve malattia, all’Ospedale Civile di Sassari, il primo luglio 2001.
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GLI ARCHIVI SASSU
Finalità, statuto e composizione.
L’Associazione, nata nel 2007, si propone di promuovere e realizzare attività e progetti tesi alla valorizzazione dell’opera tutta dell’etnomusicologo sardo Pietro Sassu (Sassari, 1939 – 2001) e dei temi afferenti i suoi ambiti di ricerca, studio e produzione culturale. In particolare, l’Associazione ha avviato la raccolta, il recupero, il trattamento di tutto il materiale edito e inedito, scritto, orale, in qualunque supporto (audio, video o cartaceo) che documenti l’attività e l’opera di Pietro Sassu, l’inventariazione, la digitalizzazione e la catalogazione degli archivi sonori e cartacei che ne rappresentano il patrimonio, anche in vista della predisposizione di piani editoriali per la pubblicazione sistematica dell’opera omnia di Pietro Sassu, di parti rilevanti di tali archivi o di documenti storici e/o originali significativamente attinenti per tematiche, metodologie e ambiti di riferimento alla sua opera.
Del Direttivo fanno parte Simone Sassu, Giuseppe Sassu ed Elena Sanna (rispettivamente figli e moglie di Pietro Sassu), Valter Colle, Antonio Doro.
Il Comitato Scientifico è costituito dai Proff. Francesco Giannattasio, Piero Arcangeli, Nicola Scaldaferri.
Organizzazione di eventi
Dal 2007 al 2012 L’Associazione ha organizzato gli “Incontri per Pietro Sassu”, che si sono svolti fino al 2009 a Castelsardo e a Sassari, nella Sala del Conservatorio a lui dedicata. Gli Incontri sono stati momenti di dibattito e confronto, ai massimi livelli scientifici, su tematiche riguardanti l’etnomusicologia, l’antropologia culturale e la tradizione orale in genere: da segnalare gli interventi di prestigiosi studiosi di livello internazionale come Francesco Giannattasio, Piero Arcangeli, Renato Morelli, Nicola Scaldaferri, Giacomo Baroffio e Jack Goody.
Gli incontri sono stati inoltre l’occasione per ascoltare dal vivo grandi artisti, interpreti della musica di tradizione orale come il Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santulussurgiu o Luigi Lai, nonché autori e artisti “di confine” che esplorano percorsi innovativi unendo la tradizione con altri linguaggi come Giovanna Marini, Rossella Faa, Paolo Angeli e Gavino Murgia.
Produzione editoriale
2007, nuova serie di Archivi di Etnografia, rivista già fondata da Pietro Sassu, presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Linguistiche e Antropologiche dell’Università della Basilicata, sua ultima sede di insegnamento
2010 pubblicazione in CD-Book di Musica Sarda (edizione anastatica della storica opera di Pietro Sassu, Leonardo Sole e Diego Carpitella uscita nel 1973), Ed. Nota
2011, pubblicazione del saggio di antropologia giuridica di Simone Sassu La
Rasgioni in Gallura, basata su registrazioni di Pietro Sassu, con prefazione di Luigi Lombardi Satriani, Ed. Armando
2012, pubblicazione in CD-Book di Canti liturgici di tradizione orale (riedizione dell’opera uscita nel 1987 a cura di Piero G. Arcangeli, Roberto Leydi, Renato Morelli e Pietro Sassu), Ed. Nota
2013, pubblicazione di Suoni della Tradizione (a cura di Piero Arcangeli) volume che raccoglie, ordinati per aree tematiche, alcuni fra i più importanti scritti di Pietro Sassu, che testimoniano la vastità e la ricchezza dei suoi percorsi di ricerca. Ed. Delfino
Archivi sonori
Nel 2018 l’Associazione, in collaborazione con la Fondazione Hymnos di Santulussurgiu, ha realizzato la catalogazione (a cura di Michele Mossa) del materiale relativo alle campagne di ricerca condotte da Pietro Sassu in Sardegna, per arrivare alla realizzazione di una piattaforma digitale, reperibile all’indirizzo web hymnos-fondosassu.com finalizzata alla consultazione on line delle oltre 700 registrazioni e relative schede che ne costituiscono l’archivio.
Il “Fondo Pietro Sassu” (ICBSA)
Nel Luglio 2019 gli Archivi Sassu firmano un Accordo di collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ex Discoteca di Stato) per la costituzione, presso detto Istituto, di un complessivo “Fondo Pietro Sassu”, che nasce con il conferimento all’Istituto, già detentore di un consistente fondo di registrazioni effettuate dallo studioso sardo fra gli anni Sessanta e Ottanta, del corpus intero dei documenti dell’archivio privato di Pietro Sassu. Le centinaia di ore di registrazione verranno così catalogate e digitalizzate per poter essere più facilmente consultabili, rendendo il “Fondo Sassu” non soltanto il principale archivio di riferimento del lavoro di ricerca dello studioso, ma uno dei fondi sonori più consistenti nel panorama della ricerca etnomusicologica in Italia
In proposito la direttrice dell’ICBSA, Sabina Magrini, ha avuto modo di affermare:
“Con piacere sottoscrivo questa convenzione. La collaborazione con la
Associazione Archivi Sassu rinsalda infatti la collaborazione che negli anni passati si è instaurata tra Pietro Sassu e l’Istituto Centrale per i beni sonori e audiovisivi. La raccolta della sua documentazione, conservata all’interno della nostra più importante collezione, l’Archivio Etno-Linguistico Musicale, sarà resa completa dal deposito delle copie del materiale mancante da parte degli eredi e si potranno avviare così interessanti attività mirate alla valorizzazione della documentazione stessa e dei territori di provenienza.”