Attività per sensibilizzare sulla gestione degli imballaggi in bioplastica
Scusi, in che zona abita il “comfort”?
“La tua vita inizia dove finisce la tua zona di comfort”
(Neal Donald Walsch)
Il termine “zona di comfort” deriva dal senso di benessere (comfort appunto) che proviamo al suo interno.
No. Bene, quella è parte della tua zona di comfort.
No. Sei all’interno della tua zona di comfort.
Sì. Allora non è nella tua zona di comfort.
Sì. Sei al di fuori della tua zona di comfort.
La crescita (personale e professionale) richiede però coraggio e forza di volontà. Diciamo che uscire dalla propria zona di comfort è un po’ come indossare un paio di scarpe nuove, spesso risultano scomode, fastidiose e possono farci venire le vesciche. Ma basta sopportare per un po’ il fastidio e camminarci perché quelle scarpe in breve tempo risultino confortevoli. Accettare il disagio e la scomodità per un breve periodo ci ricompenserà in termini di vitalità, gratificazione e appagamento e nutrimento per la mente e per l’anima.
Per espandere la nostra zona di comfort non è necessario fare dei cambiamenti esagerati, i piccoli passi sono quelli che spesso risultano vincenti. Allora, per una sera potremmo rinunciare al divano e alla TV e impegnarci in un’altra attività.
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