Sassari – Atp, avviato il primo corso su autismo e neurodivergenze.


Responsabile amministrativo di una società industriale che opera a Porto Torres, Maurilio Murru è attento attivista nel Movimento 5 Stelle.
Laureato in Scienze Politiche, concretizza la sua passione politica nell’incessante partecipazione alle iniziative del meetup 79 ”Sassari in movimento”, l’attuale M5S.
Prende parte alle ultime amministrative come candidato a sindaco spinto dalla voglia di cambiamento, che continua a segnargli il passo. Scortato da una sorprendente empatia e da un’incisiva franchezza, il pentastellato ci offre svariati chiari di luna.
L’intervista
Dott. Murru qual é l’azione programmatica del Movimento 5 Stelle all’interno del consiglio?
Il M5S è entrato in consiglio con grande spirito partecipativo, per quanto tra i banchi della minoranza, con l’obiettivo di vigilare sull’attività svolta dall’attuale maggioranza. E tutelare le novità programmatiche, individuate ed esposte durante la campagna elettorale dello scorso anno. Nessun “no” a prescindere. Ma l’analisi oggettiva delle tematiche poste alla nostra attenzione e valutate in maniera costruttiva.
Secondo lei come va vissuta una squadra di governo?
Così come andrebbe costruita, cioè a misura di competenze. Inserendo esperti nei settori di riferimento che, ovviamente, rispondano ai requisiti posti alla base dei principi del M5S.
Come movimento, vi reputate pronti per governare Sassari?
Lo siamo totalmente, come lo eravamo l’anno passato. Io stesso non avrei mai accettato una candidatura a sindaco se non fossi stato certo di questo. Sicuramente, l’esperienza che stiamo maturando ci servirà ad evitare alcuni errori che avremmo commesso. Senza snaturare il progetto del M5S che è ben chiaro. Riconsegnare le istituzioni ai cittadini.
State già valutando una rosa di candidati da presentare a sindaco alle prossime amministrative?
Assolutamente no. Per noi la scelta dei nomi è sempre l’ultimo pensiero. Il M5S si basa sulla forza del programma. Al momento opportuno saranno gli attivisti a scegliere la figura che reputeranno idonea a portare avanti il progetto. Ma, ripeto, non è tra le nostre priorità.
Con la collaborazione degli attivisti e dei gruppi consiliari del M5S di Sassari, Porto Torres, Alghero e Sennori è stato redatto un documento relativo al riordino della rete ospedaliera. Può illustrarlo?
Si. E’un esempio della collaborazione esistente tra i gruppi consiliari del M5S. Difficile sintetizzare un tema così importante ma, a grandi linee, riteniamo siano diverse le criticità. In primo luogo chiediamo il mantenimento di tutte le caratteristiche che definiscono Hub (massimo di eccellenza specialistica) di secondo livello, il presidio ospedaliero di Sassari. La classificazione ad Ospedale di primo livello dei presidi territoriali di Alghero, Ozieri e Thiesi. Qualificazione della struttura poliambulatoriale “Andriolu” di Porto Torres a “Casa della salute” e il suo ampliamento. Il mantenimento incondizionato e completo delle Unità di Breast Unit (diagnosi, cura e riabilitazione) e Pediatria (medica, chirurgica, ematologica). Ma anche il potenziamento della medicina di base e il riordino della medicina carceraria. Un vero investimento in prevenzione primaria e secondaria con particolare riguardo all’educazione, alla buona salute, alla medicina scolastica e sportiva.
Che posizione occupate riguardo la questione “immigrazione”?
Purtroppo quello dell’immigrazione è il business del momento. Noi siamo a favore dell’accoglienza, purché la compagine regga. Il nostro paese deve essere all’altezza del gravoso compito che è chiamato a sostenere, attraverso un rapido iter di riconoscimento. Abbiamo avanzato diverse proposte, necessarie, affinché non si continui a speculare sulla disperazione; istituzione di quote massime di migranti per nazione, iniziative nei confronti dei paesi di origine e proposte di transito per contrastare le organizzazioni criminali, che lucrano sul traffico di esseri umani. Ancora, il superamento della designata ‘Convenzione di Dublino’ che sfavorisce tutti. L’Italia, come primo stato d’approdo, e i migranti che non hanno alcuna intenzione di trattenersi nel nostro paese. Infine, la revisione di tutti i bandi interministeriali, destinati alla prima accoglienza e, alla gestione dei servizi connessi con particolare riguardo ai criteri di spesa.
Industria e turismo: connubio compatibile o mera utopia?
Sicuramente compatibile, anche se il turismo deve prevalere totalmente sui progetti di sviluppo della nostra isola. Industria sì, a condizione che non sia quella che genera inquinamento, sfruttamento e finti posti di lavoro. Porto Torres è l’esempio di come non debba funzionare l’industria.
Siete empatici comunicatori: che ruolo svolge la provocazione nella interazione con l’elettorato?
E’ certamente importante, ma lasciamola a chi la conosce. Noi siamo semplici cittadini, a disposizione delle istituzioni per il bene esclusivo della comunità.
Consigliere Murru, che suggerimento sente di dare a Sean Wheeler, sindaco di Porto Torres, una città smaniosa di cambiamento?
Sean non ha bisogno di consigli. E’sufficiente che resti quello che è. Solo così riuscirà a dare uno scossone importante ad una comunità martoriata, sfruttata e tristemente abbandonata al suo destino. Il M5S sarà la svolta che Porto Torres aspetta da tempo. A partire da un’amministrazione fatta di competenza e partecipazione. Di condivisione e trasparenza, sempre rivolte alla realizzazione di progetti per l’interesse comune.
Cosa augura al Sindaco di Sassari e alla sua giunta?
Auguro un buon lavoro per il bene di una città che ha già perso tanti giorni in lotte intestine. Tuttavia, credo che il ritorno al voto potrà, finalmente, premiare il M5S. E aprire una nuova pagina per Sassari e i sassaresi.
Roberta Gallo
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