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Sarà Cabras la casa dei Giganti di Mont’e Prama
A gestire il patrimonio dei beni culturali dello Stato sarà la nuova Fondazione annunciata dal ministro Dario Franceschini e dal governatore Christian Solinas
Le famose sculture nuragiche rinvenute nel 1974 in un campo nella località di Mont’e Prama, nel Sinis, resteranno a Cabras e anche quelle esposte a Cagliari torneranno nel museo dell’Oristanese. La fondazione, di nuovo costituzione, è un organismo del quale fa parte, come terzo socio fondatore anche il Comune di Cabras e ingloberà non solo l’area archeologica di Mont’e Prama ma anche quelle di Tharros, l’ipogeo di San Salvatore e la Torre di San Giovanni di Sinis.
L’atto costitutivo della Fondazione è stato approvato dal Consiglio comunale di Cabras ieri in tarda sera e ora verrà siglato da Ministero della cultura e dalla Regione il 1° luglio, quando il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini arriverà in Sardegna per firmare i documenti e per visitare il museo dei Giganti e le aree circostanti per le quali è stato recentemente avviato l’iter dell’esproprio per avviare un’imponente campagna di scavi.
“E’ un momento importante per questo Consiglio Comunale, per questa amministrazione e per tutta la comunità cabrarese – ha detto il sindaco Andrea Abis – Oggi è il punto di arrivo di un percorso iniziato diversi anni fa, a seguito del primo grande restauro del 2008 e poi proseguito fino alla firma dell’accordo di valorizzazione del 2017. Oggi però è anche un nuovo punto di partenza che porterà a un forte salto di livello nella programmazione e gestione del patrimonio dei beni culturali di questo territorio. In questi ultimi due anni le trattative sono state complesse, ci sono stati anche momenti di forte tensione ma è stata sempre posta al centro la comunità locale, il ruolo, la sua dignità e l’identità del patrimonio immateriale. Alla fine ha prevalso il rispetto delle parti e la condivisione convinta del grande progetto da parte del Ministro della Cultura e del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna”.
Fonte foto: https://www.sardegnaturismo.it