Tragedia di Ozieri, il padre di Gioele scrive un messaggio a Fedez
Roma e la sua Bellezza
L’Oscar di Sorrentino assicura a Sabrina Ferilli la fama internazionale
Ora Sabrina può nuotare sul lago dorato. La statuetta assegnata all’amaro ed evocativo “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino è una grande vittoria del nostro cinema, che ha riconquistato la vetta quindici anni dopo il trionfo di Roberto Benigni. Ma la bella e luminosa stella di Fiano Romano – nonostante la mancata presenza sulla passerella sul red carpet di Hollywood – vive questo momento di consacrazione internazionale con una emozione indicibile. Il riconoscimento degli Academy Awards nella magica Notte degli Oscar assicura alla nostra pellicola – ed alla protagonista femminile Sabrina Ferilli – una rara visibilità in tutte le sale del mondo. E’ un meritato traguardo per l’attrice romana. Ancora una volta ha offerto una prova intensa e convincente, nel ruolo della sensuale e disillusa spogliarellista Ramona. La sua spontanea recitazione ha disegnato una figura rappresentativa di una Roma vacua e decadente, che il Jep Gambardella di Toni Servillo attraversa – attonito e dolente – con la nostalgia della dolce vita perduta.
Sabrina Ferilli in patria gode di grandissima popolarità. E’ stata vincente nel cinema e nella televisione. Nel salotto della sua casa sono in bella mostra i tre Nastri d’argento ed i due Ciak d’Oro, il Globo d’Oro e tanti altri riconoscimenti, senza dimenticare le varie nominations ai David di Donatello. Nel palmarès dell’ avvenente Sabrina l’eclettismo regna sovrano. La diva romana esibisce ottime performances nelle pellicole impegnate degli esordi, come “Il giudice ragazzino” di Alessandro Di Robilant e “Diario di un vizio” di Marco Ferreri. Ha poi scatenato la sua carnale umanità nelle commedie intelligenti come “La Bella Vita” e “Ferie d’agosto” di Paolo Virzì’. E’ stata una convincente partner dell’estroso Francesco Nuti nella sua commedia “Il Signor Quindicipalle”, dedicata al mondo del biliardo, prima del rapido declino dell’umorale attore toscano. Negli ultimi anni la fama è stata salutata da qualche divertente cammeo nel filone consolidato dei film natalizi tra Miami e Beverly Hills, le gags di Christian De Sica ed i boccacceschi equivoci del canovaccio. Sul piccolo schermo ha ottenuto un lusinghiero share con “ La Bella e la Besthia”, accanto all’ indimenticabile maestro Lucio Dalla: canzoni e parole in libertà, tra scenografie moderne ed ospiti prestigiosi. Ma non dimentichiamo la trionfale edizione sanremese del 1996, la fortunata mini-serie “Commesse”; e la commovente interpretazione della grande cantante italo-francese Dalida, che ha consolidato la sua fama di attrice di indiscutibile personalità. Il suo corpo mediterraneo vanta un altro patinato record: oltre un milione di copie per il calendario senza veli della rivista Max! Sul palcoscenico ha riscosso tanti applausi – soprattutto nella casa naturale del Teatro Sistina di Roma – per la mistica commedia musicale di Garinei & Giovannini “Aggiungi un posto a tavola”. Sabrina Ferilli è stata forse la migliore Rosetta della leggendaria parabola internazionale di “Rugantino”, certamente il più importante musical italiano della storia: almento quanto Alida Chelli, e molto più della sofisticata e cerebrale Ornella Vanoni delle origini. La vivace curiosità e la generosa disponibilità verso la recitazione in tutte le sue forme l’ha indotta a sconfinare anche in altri campi, come quello del doppiaggio nel film americano di animazione “Cars”; e la pubblicità, che ha visto il suo stupendo sorriso inneggiare alla femminile voglia di chiacchierare con una nota compagnia telefonica, ed il piacere di abbandonare le proprie grazie su un divano delle migliori marche.
La popolare primadonna è arrivata per la prima volta in Sardegna con una divertente pochade: “Signori… La pate’ della maison!”. E’ l’edizione italiana della fortunata “Le Prenòm” – ricca di gags ed equivoci – scritta da Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière, con l’adattamento di Carlo Buccirosso e la regìa di Maurizio Micheli. Lo stesso valente attore pugliese è – con Pino Quartullo – l’altro mattatore di questo felice spettacolo, accolto con grandissimo favore dal pubblico nel suo lungo e fortunato tour italiano. Le date dello spettacolo nella nostra isola sono state un inedito itinerario di marzo, che hanno reso particolarmente eccitante questo evento. L’associazione culturale cagliaritana “La via del Collegio” ha saputo cogliere l’occasione con rara tempestività, sfruttando le poche date libere di questo imponente tour italiano della compagnia. La trama di questa divertente commedia è semplice e stuzzicante. La padrona di casa – che è naturalmente la nostra Sabrina Ferilli – invita a tavola i suoi parenti stretti e qualche importante amico, pronta ad imbandire i suoi prelibati manicaretti e le sue affettuose premure, spalleggiata dalla stravagante mamma. Ogni cosa sembra essere organizzata con grande cura, ed apparentemente l’armonia regna sovrana tra i commensali. Ma un equivoco tra un permaloso amico single e musicista ed il fratello della cuoca estemporanea – in attesa del bebè con la sua compagna – genera un vero e proprio… patè, il pasticcio di una discussione particolarmente animata e ricca di esilaranti colpi di scena. Dopo la data sassarese all’Auditorium nella sera di san Giuseppe, con l’inizio previsto per le nove della sera, la commedia ha replicato due volte consecutive al Teatro Comunale di Cagliari. L’attesa era grande, e non è andata certamente delusa. I cacciatori di autografi ed i telefonini erano pronti a fermare nella propria vita pochi secondi da dividere con un’artista amata e ruspante, divertente e solare, bella ed intelligente.
Sabrina Ferilli è la ragazza di campagna che ha fatto innamorare la Roma giallorossa, in occasione di uno strip penitenziale per lo scudetto di Totti e compagni, mentre al Circo Massimo risuonavano le note marziali di Antonello Venditti, in una notte di esami superati, di coppe e di campioni. Oggi è la splendida attrice, che ora il mondo ha imparato a conoscere ed apprezzare con l’enigmatico ed intellettuale titolo di un cineasta partenopeo premiato dall’Oscar. La bellezza di Roma ha dominato ancora una volta il mondo.
Francesca Arca
© RIPRODUZIONE RISERVATA