NUORO CANDIDATA A CAPITALE DELLA CULTURA

Nuoro, da sempre custode silenziosa della cultura sarda, è candidata al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020. Selezionata dal ministero dei beni delle attività culturali e del turismo, è tra le dieci finaliste che concorrono il titolo del bando dello scorso maggio. Titolo che sarà assegnato con una cerimonia pubblica nella sede del ministero a Roma il 16 febbraio, alla presenza del ministro Dario Franceschini.

Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso: le finaliste ora dovranno presentare il progetto nel corso delle audizioni della commissione, e la vincitrice tra queste potrà quindi rappresentare per un anno l’offerta culturale e turistica a livello nazionale, grazie anche al contributo statale di un milione di euro.

Ci siamo candidati per ritrovarci, per tornare a casa e per riportare a casa chi è dovuto partire, per riscoprirci comunità nel senso etimologico del termine che richiama i concetti di relazione, condivisione, reciprocità, solidarietà. Una comunità che accetta la sfida più grande nell’era della globalizzazione: ritrovarsi a partire dagli altri, affermare l’identità come processo, come contaminazione e come irriducibile differenza.

Comune di Nuoro

Si dice che la Sardegna sia un Paese con lo sguardo rivolto all’indietro, incapace d’immaginare il domani, schiacciato com’è da anni di glorie e di miserie. La Sardegna, invece, lo sguardo lo ha rivolto in avanti, pronta e vogliosa di mostrare a tutti la magnificenza della sua cultura storica. E credeteci, ne ha tanta. Per dare un impulso alla cultura sarda, per rispettare e valorizzare il patrimonio artistico, per valorizzare il territorio, bisogna agire, bisogna investire, ma cosa più importante di tutto, bisogna crederci.

La cultura è uno stimolo, è un lievito e quindi un fondamentale strumento anticrisi. Non ci resta che sperare quindi, e fare il tifo per Nuoro, che possa portare a casa un titolo importante come quello di Capitale della Cultura 2020.