Il dopo-Covid sembrerebbe aver creato una reazione a catena che ha stimolato la creatività di tutti i musicisti isolani. Una spinta che sta portando tantissime band a varcare il mare e, spesso, anche i confini per farsi conoscere in tutta Europa
Nel bel mezzo di una domenica alquanto noiosa e molto grigia, navigando in rete qui e là, avanzo una riflessione che riguarda la musica prodotta in Sardegna, ma anche ciò che riguarda lo spettacolo in generale.
Ai miei occhi sembra ci sia una nuova consapevolezza e una nuova autostima tra le bands e gli artisti singoli e, aggiungo, anche la voglia di dare una rinnovata alla scena musicale ancora dominata dai mostri sacri giunti alla soglia della vecchiaia, ma sempre lì a mantenere la propria quota di mercato.
Molto il fermento nel giro Hard ‘n’ Heavy con band come
Reatzione,
Earthfall,
Rod Sacred,
Souls of Diotima, tutti con degli album o E.P. sul mercato. Rimanendo nel campo del rock pesante, nella nicchia che riguarda lo stoner il doom e heavy psych diverse band producono anche album in cd e/o in vinile e vendono dischi in tutto il globo supportando tutto questo con delle tournée in tutta Europa. Mi riferisco a
1782,
KING HOWL,
Loose Sutures e
Mano De Mono tutte in giro con il loro nuovo album fresco di stampa.
Francesco Piu, “il nostro bluesman” sempre in giro per tutto il continente europeo e con un ottimo supporto manageriale come la Barley Arts, credo stia per pubblicare un nuovo album.
I Capside, in bilico tra prog e canzone d’autore, hanno appena pubblicato il loro nuovo album “Ladyesis” che ha già fatto seguito ad una lunga serie di recensioni entusiastiche. Fabrizio Conconi, chitarrista poliedrico, dopo il suo primo album “Two sides of an Aries” in bilico fra Hard Rock, Jazz e fusion e colmo di ospiti internazionali fra cui Don Airey si trova in studio per il suo nuovo album in uscita a settembre e, da voci di corridoio, pare sia più spinto verso il rock rispetto al precedente.
Altri grandi artisti sardi che si muovono su altri campi, fra colonne sonore, teatro-canzone, Jazz, canzone d’autore, hip hop,
Jim Solinas con il suo album omonimo carico di jazz, soul e fusion a tinte prog, testimonia l’altissimo livello tecnico-compositivo del tastierista sassarese.
In ambito Jazz – Smooth Jazz per essere precisi –
Roberto Tola è nel procinto di pubblicare il suo nuovo album, in uscita a fine mese. Lui è un artista a caratura internazionale, riconosciuto come ottimo compositore e chitarrista in ambito Jazz.
Luigi Frassetto è un’altro compositore che sta facendo la differenza in questi ultimi anni. La sua musica strettamente legata al cinema lo ha portato a produrre due bellissimi al “33 & 1/3” e la colonna sonora del film “I Giganti” di
Bonifacio Angius.
Il gran bel lavoro che sta facendo
JOE PERRINO insieme a
Zuanna Maria Boscani sulle Canzoni di Malavita e le Carceri Italiane, una sorta di Teatro Canzone molto seguito in tutta Italia e da poco anche con delle date in Francia. Cito, per abbreviare ma non per sminuire la grandezza dei loro lavori,
Daniela Pes e il suo grandioso album vicino al capolavoro dal titolo “Spira”, prodotto da un altro grande sperimentatore che risponde al nome di
IOSONOUNCANE.
Gavino Riva,
Claudia Crabuzza sempre in attività con i propri dischi e la loro musica sempre in continuo movimento. Infine saltando nel campo Hip/Hop, l’olbiese
Salmo, non credo abbia bisogno di presentazioni e
John Solinas, come produttore e creatore di beats ha già prodotto diversi artisti underground, spingendosi sino a produrre musicisti della scena americana come
Lord Willin,
GFELLA,
Danny Diablo ma anche tanti altri artisti italiani.
Per concludere questo lungo articolo di citazioni della scena musicale sarda ci sono due produttori che stanno agli antipodi fra di loro, ma con un comune denominatore: quello di realizzare prodotti di livello internazionale:
Carlo Simula con la sua
Disco Segreta produce sia artisti nuovi come
Angela Colombino che ristampe di artisti dance, in particolare quelli legati al movimento Italo Dance. Infine c’è la
Electric Valley Records di Ossi creatura di
Marco Nieddu concentrata sulla produzione di bands stoner, heavy psych e doom. Dal 2014 ha pubblicato albums di band provenienti dai 4 angoli del mondo e i loro dischi sono presenti, se pur di nicchia, in tutti i mercati del mondo (Stati Uniti, UK, Europa, Australia, Giappone e Corea.
Mi scuso in anticipo se ho dimenticato qualcuno, sicuramente più di uno. Mi piacerebbe che questo articolo creasse degli stimoli e degli spunti di riflessione di bands che fanno musica propria, addetti ai lavori etc.
Spero che questo piccolo articolo sia stato di vostro gradimento.
PS:
Artisti sardi che tengono alta la bandiera della
#Sardegna all’estero:
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