Cagliari – Marco Mengoni per il pokerissimo del Capodanno in Sardegna


Sabato 21 maggio l’esibizione a Porto Torres, alle 18:30, durante la manifestazione Monumenti Aperti
Un concerto per celebrare la bellezza, la forza del passato e le meraviglie della natura nella giornata dedicata alla riscoperta dei siti culturali. In occasione della nuova edizione di Monumenti Aperti – manifestazione organizzata a livello regionale dall’associazione Imago Mundi e a livello locale dal Comune di Porto Torres – il Coro Polifonico Turritano, in collaborazione con la Direzione regionale musei Sardegna e con il Museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano diretto da Stefano Giuliani, proporrà un concerto nella terrazza dell’area archeologica di Turris Libisonis, la Porto Torres d’età romana dove svettano ancora oggi gli imponenti resti di aree termali, tabernae, domus e mosaici di duemila anni fa.
L’appuntamento è per sabato 21 maggio, alle ore 18:30. L’ingresso è libero.
La formazione vocale diretta dal Maestro Laura Lambroni ha programmato per i visitatori un breve concerto di musiche polifoniche a cappella. Un omaggio sia alla tradizione sarda attraverso brani di ispirazione popolare, sia alla letteratura musicale proveniente da vari paesi ed epoche diverse. I temi trattati, in armonia con il luogo che ospiterà il concerto, riguarderanno l’uomo e il suo rapporto con la terra e la natura.
«La presenza del Coro Polifonico Turritano a Monumenti Aperti – sottolinea la Presidente dell’associazione, Maria Maddalena Simile – è stata una costante continua negli anni. Ci siamo esibiti all’interno di antichi luoghi di culto, sull’isola dell’Asinara e all’interno di sale ricche di resti archeologici, regalando le suggestioni che la musica riesce a proporre insieme alla grande bellezza della storia di Porto Torres. Abbiamo deciso di essere perciò presenti ancora una volta, grazie alla collaborazione dei vari enti, per rendere omaggio al patrimonio di questa città con un concerto gratuito che speriamo possa essere apprezzato dai visitatori».