Coronavirus: nuovo cluster isolato in Clinica Medica a Sassari

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L’Aou sassarese indaga sulla diffusione della nuova infezione
Lunedì sono stati accertati 15 nuovi casi di positività tra i pazienti e 5 tra gli operatori sanitari. Rapidamente si è avviata un’indagine epidemiologica interna e si è intervenuto per isolare il cluster di Covid-19 nel reparto di Clinica Medica, al secondo piano della palazzina delle Medicine in Viale San Pietro a Sassari.
È stato predisposto il trasferimento nei reparti Covid dei 15 pazienti positivi, compreso il paziente ricoverato nel reparto di Ortopedia e poi risultato positivo al tampone. Questi – dichiarano i sanitari – presentano solo la condizione di replicazione virale ma non patologie Covid, non richiedono quindi terapie specifiche.
<<La prima azione adottata – spiega il responsabile della Sorveglianza sanitaria, dottor Antonello Serra – è stata quella di isolare il reparto e bloccare i ricoveri. Il reparto resta attivo, con pazienti all’interno, ma in questo modo si impedisce a nuovi pazienti di entrare in contatto con il cluster. I negativi vengono messi in stanze singole, monitorati con tampone perché considerati ad alto rischio. I pazienti positivi, invece, come in questo caso, vengono trasferiti nei reparti appositi>>.
A carico del reparto di Clinica Medica rimangono, in isolamento e sotto osservazione del personale, 24 pazienti al momento negativi al test. Anche tutti gli operatori sono stati sottoposti a tampone antigenico di ultima generazione.
<<Il cluster che si è creato in Clinica Medica ci ha da subito messo in allerta – prosegue Serra – e l’intervento effettuato, simile ad altri fatti in questi mesi in altri reparti, al momento sembra dare i risultati attesi. È chiaro che si tratta di situazioni a rischio e l’azione immediata è quella che consente di limitare o bloccare la circolazione del virus. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di evitare che il cluster si espanda. E questo è stato fatto>>.
Allo stesso tempo, viene portata avanti l’indagine epidemiologica che coinvolge la Direzione Medica del presidio, la direzione del reparto diretto dal professor Roberto Manetti, quella del dipartimento e la struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere.
La direzione aziendale dell’Aou commenta invece le ipotesi di falle nel Pronto soccorso:<<Non ci sono ipotesi in merito al momento e non può essere considerato il Pronto soccorso come capro espiatorio. Vengono effettuati i tamponi ai pazienti in ingresso, proprio con l’obiettivo di individuare possibili casi>>.