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Pozzecco: “Sono rimasto molto colpito dall’accoglienza della gente”
Questa mattina coach Pozzecco ha incontrato i giornalisti in vista della sfida di domenica contro la Vanoli Cremona, gara di esordio sul campo di casa del nuovo tecnico biancoblu
“Voglio fare gli auguri a Travis Diener, immagino che condividiate questo mio augurio perché siamo tutti affezionati a lui. Voglio anche ringraziare tutti per le manifestazioni di affetto fin dal mio arrivo a Sassari.”
“Sono rimasto molto colpito dall’accoglienza della gente, cosa che per me ha un
grande valore, nella vita personale e in quella professionale. Sono molto
contento di quello che ho trovato in società, a partire dal presidente e
dalla sua famiglia, e poi lo staff e tutta questa grande famiglia
allargata di cui fanno parte tutte le persone che lavorano qui in un clima
di entusiasmo e per certi versi goliardico ma al tempo stesso estremamente
professionale , come piace a me. Ero desideroso di poter lavorare un giorno
qui Sassari perché avevo la percezione di un certo ambiente e devo dire che
questa percezione è stata confermata in queste due settimane qui.
Non ultimi, ringrazio i giocatori per la disponibilità che mi hanno dato.
Lavoro per il futuro della squadra e indipendentemente da quelli che
saranno i risultati penserò alla crescita di questa squadra. Vorrei
riuscire a far vivere agli altri ciò he io ho vissuto da giocatore, questo
è il mio obiettivo. Ci vorrà del tempo, so che nel mondo dello sport
chiedere un po’ di pazienza non è semplice. Io sono arrivato in un momento
particolare della stagione, si era appena fatto male Scott Bamforth, poi il
passaggio di consegne tra lui Carter e McGee quindi siamo una squadra che
ha una conformazione in po’ diversa che necessita di un po’ di tempo per
trovare la nostra identità.
Per quanto riguarda la partita di domenica, è vero che la sentiamo tutti,
perché è la mia prima in casa, perché dall’altra parte ci sono degli amici
e perché è una gara importante per la classifica e quindi siamo tutti
totalmente focalizzati su questa gara. Però dobbiamo tenere conto che il
nostro è un percorso e che il primo ostacolo sulla nostra strada è Cremona.
Non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, non sono stato fortunatissimo
a dover affrontare la prima squadra che in questo momento deve essere
considerata la migliore in Italia per ché alle Final Eight è state la
migliore delle prime 8, quella che sta giocando la migliore pallacanestro”.
Come affronterete questa squadra, il suo gioco molto rapido, il modo di
giocare di Travis…
“Travis ha una conoscenza cestistica che in questo momento in Italia e non
solo non ha nessuno, sarà un piacere rivederlo in campo. Cremona è una
squadra spensierata che attacca in qualunque momento, in qualunque parte
del campo, molto aggressiva in questo senso, gioca una pallacanestro
veloce, gioca alla maniera di Meo, e dà pochi punti di riferimento ed
essendo poco prevedibile è difficile da affrontare. L’unica arma che vedo è
la concentrazione, da quando tiri in attacco fino a a quando vanno al tiro
loro. Quindi transizione difensiva, accoppiamenti. Dovremo essere molto
bravi a rimanere concentrati per tutti i 40 minuti per arginare questa loro
confidenza e la loro facilità a trovare soluzioni con qualunque quintetto
in campo”.
Infermeria
“Pierre non è al 100 per cento, lo staff medico sta monitorando la
situazione, vedremo da qui a domenica. Questo qualche pensiero me lo dà
perché loro hanno nel ruolo di 2 e di 3 dei giocatori molto i fisici,
Saunders e Crawford, quindi poter disporre di Pierre per me è fondamentale.
In ogni caso, qualunque soluzione saremo costretti ad adottare, sono sicuro
però che facendo una partita maschia riusciremo ad arginare questo loro
punto di forza.
Anche Magro ha qualche problema. Non mi piace parlare degli infortunati
perché non voglio che ci piangiamo addosso. Abbiamo una panchina lunga, con
giocatori che si possono sostituire a vicenda, e devo dire che ho grande
fiducia in Diop, e se sarà necessario sono sicuro che lo potrò utilizzare
al meglio”.
In questi pochi allenamenti cosa sei riuscito a portare della tua idea di
basket nel gruppo?
“Come detto siamo solo all’inizio di un percorso, abbiamo bisogno di
lavorare insieme e lo stiamo facendo molto bene, ho cambiato alcune cose
anche perché per certi versi è cambiata anche la squadra. Ho trovato grande
disponibilità da parte dei giocatori e un aspetto fondamentale è che con il
mio approccio i ragazzi si fidino di me. Perché di fronte a situazioni di
questo tipo i giocatori si possono ritrovare spiazzati e possono diventare
ancora più diffidenti. Del lavoro fa parte anche questa ricerca della
fiducia reciproca. In questo momento ho un grande punto di riferimento nel
gruppo che è Jack Devecchi, con cui dall’inizio si è instaurato un rapporto
di grande fiducia e che sicuramente potrà essere una figura fondamentale
nel trasferire questa fiducia alla squadra”.