
Domenica scorsa, al 32′, l’uscita dal campo anzitempo toccandosi il polpaccio sinistro: le preoccupazioni sono state confermate dalla diagnosi, che recita trauma contusivo con frattura della testa del perone. Prevista una lunga riabilitazione (almeno due mesi), per i rossoblù è emergenza attacco
SASSARI – Quando si vince un big match, non si vince solo contro l’avversario in carica, in questo caso il Pescara. E’ una vittoria anche la sorte avversa, come lo può essere un infortunio, specie quello del capitano: minuto 32 del match di domenica scorsa, Squizzato ferma Scotto con uno sgambetto, il capitano capitombola letteralmente, poi si tocca il polpaccio sinitro. Qualche minuto fuori dal campo per l’intervento medico non è sufficiente: una scena che, per chi gode di buona memoria, ricorda molto il guaio che, il 21 novembre 1999, colpì Ronaldo Luis Nazario de Lima, capitano di un’Inter che batteva il Lecce 6-0. Scotto deve alzare bandiera bianca, al suo posto spazio a Nanni (curiosità: numero 32 che entra al minuto 32), lo stato emotivo che viene vissuto dai sostenitori, naturalmente, è quello di apprensione, dubbio, ed anche un po’ di paura per il proprio capitano, dato che con un problema simile l’esito potrebbe essere inclemente.
TRAUMA AL PERONE. Esso stesso è arrivato dopo due giorni di visite mediche, ed è tutt’altro che positivo: trauma contusivo con frattura della testa del perone della gamba sinistra. Tutte le speranze sono andate perdute, anche quelle degli ottimisti che lo avevano visto esultare al gol a bordo campo con una fasciatura nella parte interessata dal colpo ricevuto. Partita la riabilitazione, ed i medici sperano di poterlo rimettere totalmente in sesto per il mese di marzo. Ma con un infortunio così, c’è da aspettarsi qualche variazione della data della guarigione in corsa. Per ora, resta il fatto che la Torres abbia un attaccante in meno: sì, la batteria include 4 giocatori validi, con 3 certezze (Fischnaller, Varela e Nanni) ed un Goglino che potrebbe ritrovare qualche minuto. Anche se non è escluso che Udassi e colleghi vadano alla ricerca di un nome nel calciomercato.