Olbia Calcio | Le prime parole di Dessena
Nella settimana di avvicinamento alla sfida casalinga contro l’Entella, terza forza del girone, a parlare è Daniele Dessena l’ultimo arrivato in casa Olbia
Giunto alla corte di Occhiuzzi dopo aver lasciato proprio la squadra ligure guidata da Volpe, per Dessena l’occasione per presentarsi alla stampa e alla piazza e per suonare la carica in vista di un finale di stagione che – lo ribadirà a più riprese – “dovremo prendere di petto, così come dimostrato sabato contro il Fiorenzuola“.
Si fa un passo indietro, per motivare le ragioni che l’hanno portato a scegliere Olbia: “Ho il cuore debole – confessa immediatamente con il sorriso il centrocampista – e quando il direttore mi ha chiamato, devo ammettere che sono andato in difficoltà. A Chiavari stavo bene, ma ero arrivato a un punto in cui non ero più messo nelle condizioni di sentirmi importante come giocatore. Fisicamente stavo e sto bene, anche agli occhi dei miei compagni, e mi sono sempre guardato dentro prima di chiedere spiegazioni. Quando però non si riescono ad avere risposte, significa che qualcosa non va. In questo, l’Olbia ha saputo toccare le corde giuste. Tornare in Sardegna mi rende sereno e davvero felice“.
C’è un obiettivo da conquistare e Dessena mette subito il suo personale carico: “Sono arrivato per dare una mano a un’Olbia che si deve salvare da squadra. Anche se non avevo mai giocato qua, conosco l’ambiente, so cosa vuol dire giocare per una città e una squadra sarda. Non mi piace parlare di impresa da compiere, ma di lavoro da fare tutti insieme per portare a casa l’obiettivo. Da parte mia ci sarà senza dubbio l’apporto che do sin da quando ho iniziato a giocare a 16 anni: trasmettere ai compagni il mio spirito, il mio carattere, la mia forza“.
L’Olbia gioca oggi per tirarsi fuori dai bassifondi, ma i presupposti a inizio stagione erano altri: “Obiettivamente, a vederla da fuori, l’Olbia è una squadra che non mi hai mai dato l’impressione di meritare la classifica che ha adesso, anche perché conosco la qualità di alcuni dei miei nuovi compagni. E posso dire che dopo un giorno di allenamento ne ho avuto la conferma. Ho trovato un gruppo di ragazzi carichi e un allenatore motivatissimo. Purtroppo, le stagioni, specie in Serie C, non sempre sono semplici. Il calcio è un gioco imprevedibile e il bello sta anche nell’affrontare di petto le difficoltà per superarle. A Fiorenzuola, abbiamo dimostrato quello che l’Olbia vuole. Quello che è successo prima non lo so e non mi interessa: sono arrivato in un gruppo sano, unito e determinato a scalare posizione dopo posizione per centrare la salvezza“.
Sarà fresco ex di turno e le parole del centrocampista vanno a toccare le emozioni vissute a livello umano durante la sua esperienza all’Entella: “Tralasciando gli aspetti calcistici, voglio dire che a Chiavari c’è un gruppo speciale che, per piccola parte, sento anche mio. Lì ho trovato compagni che mi hanno dato tanto dal punto di vista umano. Venendo al campo, a me non piace parlare degli avversari: l’Entella è una squadra forte allenata da un bravo allenatore. Noi dovremo scendere in campo con lo spirito e con il carattere emersi contro il Fiorenzuola: ogni gara ci dà la possibilità di conquistare tre punti e dobbiamo fare di tutto per prenderceli“.
In chiusura, un commento su mister Occhiuzzi: “Lo conosco ancora poco, però la prima cosa che ho notato è che i miei compagni hanno una stima immensa di lui e io che faccio parte di questo gruppo non posso che averla tale e quale. Lo ricordo a Cosenza, ovviamente, dove fece una grande impresa: è un allenatore preparato, ha voglia e carattere per portare la barca a destinazione“.