L’intervista – La magìa della voce: un viaggio nel mondo dei Tenores di Bitti
Con la scomparsa di Gianni Minà perdiamo molto più di un giornalista, abbiamo perso ancora uno dei pezzettini della grande tradizione degli intellettuali del ‘900 italiano. Aveva 84 anni
Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari.
Ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, ha realizzato centinaia di reportage per la Rai, ha ideato e presentato programmi televisivi, girato film documentari e protagonista di incontri memorabili, da Fidel Castro al Comandante Marcos, dai Beatles a Diego Armando Maradona e Muhammad Ali. Una vita di interviste a cuore aperto, sul filo di un mondo che cambiava. Controcorrente, anche a costo dell’isolamento.
Minà è stato editore e direttore della rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo dal 2000 al 2015 ed è stato direttore della collana di Sperling & Kupfer Continente desaparecido, dedicata a realtà e autori latinoamericani. Ha pubblicato numerosi libri sull’America Latina.
Nel 2003 è stato eletto nell’assemblea della SIAE e ha fatto parte del comitato che ha ideato e realizzato Vivaverdi, la rivista degli autori italiani. Nel 2007 ha ricevuto il Premio Kamera della Berlinale per la carriera, il più prestigioso premio al mondo per documentaristi.