A Genoni entra nel vivo la 3° edizione di “Abbàida!”
In programma la proiezione di due film, il laboratorio di cinema e incontri con i registi ospiti
Sabato 10 dicembre a Genoni la seconda serata di proiezioni della terza edizione di “Abbàida!”, il festival di cinema che quest’anno si declina sul tema centrale “Luoghi comuni” tra proiezioni, residenza d’artista e incontri con gli autori. A partire dalle 18.00 due i film in programma al Centro Sociale: “Noci sonanti” di Damiano Giacomelli e Lorenzo Raponi e “Zenerù” di Andrea Grasselli
Il cinema incontra i piccoli centri della Sardegna, custodi del passato e memoria viva e resistente del presente. A Genoni nel lungo weekend dal 9 all‘11 dicembre entra nel vivo la terza edizione di “Abbàida!“, il festival di cinema che attraverso una serie di proiezioni di film, laboratori, residenza d’artista e incontri con gli autori e i professionisti del settore intende realizzare azioni di promozione della cinematografia sarda, della produzione e divulgazione della cultura cinematografica e degli audiovisivi, attivare processi sociali nel territorio, e soprattutto creare occasioni di incontro e confronto tra i residenti, i partecipanti al festival e gli autori. L‘ingresso è libero e gratuito.
Quattro le opere cinematografiche al Centro Sociale di Genoni, tutte con inizio alle 18.00, ingresso libero e gratuito. Quattro storie dedicate al “cinema del reale” che raccontano angoli di mondi diversi, inediti e inesplorati, ma soprattutto raccontano di noi e della nostra società, chi siamo, dove siamo e dove andiamo, attraverso diverse gradazioni e nuovi punti di vista.
Dopo il primo film Selfie” di Agostino Ferrente (2019 – 78′ David di Donatello come Miglior Documentario (2020),) in programma venerdì, sabato 10 dicembre “Abbàida!” entra nel vivo del festival con due film. Si parte con “Noci sonanti” (2019 – 79′) di Damiano Giacomelli e Lorenzo Raponi (Premio Hera “Nuovi Talenti” nel 2019). La storia di Fabrizio e suo figlio Siddharta che vivono a Cupramontana senza luce né riscaldamento ha catturato l’attenzione dei due registi che l’hanno documentata con la loro cinepresa piazzata in questo sperduto angolo di bosco dell’entroterra marchigiano. Alla fine degli anni Ottanta Fabrizio fonda la “Tribù delle Noci Sonanti”. In una vecchia casa colonica dell’entroterra marchigiano, l’uomo rinuncia all’elettricità e agli altri comfort della vita contemporanea, ospitando chi vuole condividere il suo stile di vita radicale. Trent’anni dopo, il film racconta un’estate che Fabrizio sessantacinquenne passa con suo figlio Siddhartha (9 anni), cresciuto in tribù quando suo padre e sua madre stavano ancora insieme. Il bambino prepara con il padre l’esame d’avanzamento alla quarta elementare, l’unico momento istituzionale annuale della sua vita.
Segue la proiezione di “Zenerù” (2021 – 30′), il nuovo film di Andrea Grasselli che racconta la relazione poetica tra l’antico rituale della “Scasada del Zenerù” e la vita del pastore ed eremita Flaminio Beretta. Un film che si interroga sul confine tra domestico e selvatico, tra conosciuto e ignoto.
Saranno presenti in sala, disponibili a dialogare con il pubblico, i registi Damiano Giacomelli e Andrea Grasselli.
Domenica 11 dicembre ultima serata di “Abbàida!” 2022 con la proiezione del film “Padre padrone” (1977), scritto e diretto da Paolo e Vittorio Taviani, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Gavino Ledda. Tra le opere più rappresentative del cinema italiano degli anni settanta, porta una storia, ambientata negli anni quaranta in Sardegna, dal forte impatto crudo e realistico che parla del difficile rapporto tra padre e figlio, di duro lavoro e infanzie spezzate. A sei anni Gavino deve abbandonare la scuola, che frequenta da pochi giorni, perché il padre, Efisio, lo costringe a fare il pastore per contribuire così al sostentamento della famiglia. Il bambino, analfabeta, cresce tra i monti e il bestiame, un sopruso dopo l’altro e botte continue da parte del padre autoritario. Quando ormai maggiorenne va a fare il militare, aiutato da un amico riesce a farsi una cultura. Ma la lotta con il padre continua fino a scontrarsi anche sul piano fisico. Ma Gavino studia, non abbandona il suo sogno, va all’università e si laurea.
Il tema centrale di questa edizione di “Abbàida!” si intitola “Luoghi comuni“, sintesi dell’intreccio di questioni, idee, temi e storie che riguardano il rapporto tra l’essere umano e il contesto in cui abita, mettendo a confronto le forme urbane delle grandi città e le comunità dei piccoli centri, i diversi modi di abitare lo spazio, utilizzarlo, metterlo a frutto tra le forme avanzate delle smart cities e il ritorno a una nuova civiltà rurale.
“Abbàida!“, partito il 5 dicembre con la residenza d’artista e il laboratorio cinematografico “Un paese ci vuole?” guidata dai registi Andrea Grasselli e Damiano Giacomelli, è organizzato dall‘associazione Nuovo Aguaplano, sotto la direzione artistica del regista sassarese Sergio Scavio.
IL LABORATORIO DI CINEMA |RESIDENZA D’ARTISTA
Il film “Padre padrone” dei fratelli Taviani sarà anche spunto di analisi e di lavoro del laboratorio di cinema nell’ambito della residenza d’artista “Un paese ci vuole?”, guidata dai registi Andrea Grasselli e Damiano Giacomelli, attività parallela del festival che partita a Genoni il 5 dicembre si concluderà l’11 dicembre. I partecipanti al laboratorio lavoreranno a un esame del testo filmico e sulla sceneggiatura, basi fondamentali per la realizzazione, a fine percorso, di un piccolo film-studio dove i partecipanti metteranno in scena, guidati dagli artisti residenti, alcune sequenze del film in cui alcuni abitanti di Genoni saranno gli attori protagonisti.
Per info festival e laboratorio: nuovoaguaplano@gmail.com
Il festival “Abbàida!” è organizzato dall’associazione Nuovo Aguaplano, in collaborazione con il Comune di Genoni, Fondazione Sardegna Film Commission, Sardegna 2030, e Regione Autonoma della Sardegna.