Quando il rifiuto del cibo è fame d’amore
“Ma guarda quanto sono grassa! Faccio schifo!”
Vi è mai capitato di sentir dire questa frase? Se sì, cosa avete pensato? Sempre più spesso capita di sentirla dire a delle persone magrissime. Il nostro primo pensiero è sottolineare che non è vero, ma il risultato, il più delle volte, è vedere questa persona andare su tutte le furie.
E allora cosa sta succedendo? Siamo noi a vederci male? Purtroppo no.
E’ uno dei sintomi di una patologia chiamata Anoressia Nervosa; un Disturbo del Comportamento Alimentare caratterizzato da un’alterazione delle abitudini alimentari.
La persona non assume tutte le sostanze nutritive necessarie alla sua vita fino a portare il proprio corpo a negare la fame e a consumarsi. Con il diminuire dei chili, arrivando sotto la soglia del peso minimo, la persona perde ogni interesse e non riesce più a fare ciò che faceva prima.
La persona malata ha un’immagine di sé non vera (anche quando sarà pelle ed ossa si vedrà grassa), non mangia più come prima, conta le calorie e i suoi discorsi sono sempre sul cibo e sul suo peso corporeo. Capita che si rivolga spesso a persone in sovrappeso evidente, con frasi tipo “Beata te che sei così magra!” e in modo totalmente sincero.
Queste persone bevono in continuazione e mangiano poco e male. Pian piano, però, il loro umore peggiora; sembrano stordite, smemorate, hanno attacchi di rabbia, mal di testa, perdita del sonno e vanno in amenorrea. Per contro, però, sono sempre in movimento per perdere peso.
Cosa possiamo fare noi amici/parenti per aiutarle? Purtroppo gli amici poco, se non parlare del problema con lei e con i suoi familiari. Sarebbe utile riuscire a portarla da uno Psicologo Psicoterapeuta, prima che il suo corpo diventi anemico e con pochissime forze. Poiché, a quel punto, avrà bisogno anche di uno Psichiatra che somministri degli psicofarmaci.
Se, invece, si tratta di un nostro parente, sarebbe vantaggioso chiamare uno psicologo psicoterapeuta per avere dei consigli su cosa dire alla persona, al fine di convincerla a chiedere aiuto.
Ricordatevi che ogni situazione è unica e va valutata in modo diverso.
Dott.ssa Monica Tratzi – Psicologa e Psicoterapeuta
Se siete d’accordo, mi piacerebbe ricevere da voi lettori qualche domanda/spunto di riflessione per eventuali approfondimenti sui temi della psicologia che stuzzicano la vostra curiosità (
m_tratzi@yahoo.it).