Playoff Serie C – Niente impresa e tanta rabbia: Torres eliminata dai playoff

Una disfatta che segna un bivio per la Torres: tra il dolore e la riflessione, la necessità di rinascere e ripartire con lucidità, costruendo un futuro solido senza dimenticare gli errori di una notte buia.
SASSARI – Ok, l’andata dei playoff contro l’Atalanta nei playoff di Serie C è “andata”. Il 7-1 di Caravaggio è un risultato che la Torres deve metabolizzare il prima possibile, in vista di un ritorno in cui niente è impossibile, almeno fino al triplice fischio dell’arbitro di turno. Chiaro, tuttavia, che per tentare un’impresa comunque proibitiva, si dovranno analizzare gli aspetti di quella che è una prestazione autrice di un risultato che va oltre il semplice esito sportivo, accendendo numerose lampadine in quello che è il futuro del club e regalando parecchi spunti dai punti di vista fisico e morale.
CONFUSIONE. L’aria che tirava la si capiva anche prima dell’1-0 di Vavassori: Scotto e soci sono rimasti vittima della velocità degli orobici, soprattutto in difesa, apparsa fragile e impreparata di fronte all’arrembaggio avversario. Principali indiziati sono Dametto e Antonelli, incapaci di contenere il classe 2005 autore della tripletta del primo tempo che de facto indirizza il match; ma la retroguardia è solo uno dei reparti autori di questa disfatta storica. Anche la regia, infatti, non ha fatto girare il pallone come doveva, Mastinu e Brentan sono infatti apparsi appannati tutto il tempo, con solo il primo capace di mettersi in mostra positivamente, con l’unico vero fallo di grinta; per non parlare, quindi, di un attacco molle, con il solo Zamparo (e parzialmente Varela) messosi veramente in luce con un gol che gli evita (forse) l’appellativo di flop stagionale.
ERRORI DI GRECO. Il crollo della squadra in campo è stato evidente, come detto, e sotto la lente d’ingrandimento passano anche le scelte di un Greco contestato domenica più che mai. Perché dare fiducia a un Fischnaller o a un Nanni spento, invece di testare Varela dal 1′, il quale al suo ingresso è apparso più carico e determinato a dare filo da torcere a Bergonzi e compagni? Perché mantenere un Mastinu in apnea e non provare carte come Masala, Giorico o Carboni, che avrebbero garantito più energia in fase offensiva? Scelte che hanno abbassato le possibilità di una rimonta nella gara di ritorno, con la Torres si è completamente disunita, subendo la superiorità dell’Atalanta senza riuscire a mettere in campo la propria qualità.
REAZIONE E FUTURO. Da questi errori, come detto, si può e si deve imparare. Nulla è scritto fino al triplice fischio di stasera, vero, ma un 7-1 può essere ribaltato solo con i denti, con il cuore e con la testa. Elementi indispensabili contro una squadra orobica giovane (opposta a una Torres comunque squadra più anziana del girone), veloce e affamata, come ha già fatto vedere domenica sera. Non è escluso che il match di stasera sarà uno spartiacque fra ere: che si passi al prossimo turno o no, molti sono i destinati a un addio. Ma prima di pensare al futuro, serve pensare al presente. Almeno per l’orgoglio.
Così in campo
SASSARI TORRES-ATALANTA U23
Stadio Vanni Sanna, Sassari
Stasera ore 20:00
TV: Sky Sport 253, NOW, Sky Go
Internet: www.cityandcity.it
TORRES (3-4-1-2)
22. Zaccagno; 14. Idda, 23. Antonelli, 3. Mercadante; 19. Guiebre, 4. Brentan, 10. Mastinu, 77. Zecca; 9. Scotto, 32. Nanni, 20. Fischnaller
A disposizione: 1. Petriccione, 5. Dametto, 30. Fabriani, 8. Masala, 18. Casini, 24. Casini, 80. Carboni, 11. Diakite
CT: Alfonso Greco
ATALANTA U23 (4-4-2)
12. Vismara; 25. Bracco, 3. Del Lungo, 20. Ceresoli, 33. Bernasconi; 9. De Nipoti, 66. Bergonzi, 10. Panada, 8. Gyabuaa; 11. Vavassori, 99. Vlahovic V.
PANCHINA: 1. Pardel, 77. Dajcar, 2. Tornaghi, 4. Berto, 6. Masi, 13. Comi, 34. Artesani, 36. Riccio, 82. Lonardo
CT: Modesto