Serie C – Torres, parla Mercadante: “Fame per i playoff, il girone si poteva vincere”

Dopo un sodalizio lungo 12 anni il cantante algherese ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a lasciare la band
“Finisce la mia era come frontman”. Con queste parole cui segue un lungo post sulla pagina ufficiale della band, Nicola Nite ha lasciato i Tazenda. «Devo ritirarmi dal ruolo di frontman. Coscientemente e a malincuore mi trovo a dover fare questa scelta che mai, e sottolineo, mai avrei pensato di dover prendere. Tutto mi costa davvero tanto e non so se mai troverò un termine per definirlo». – continua il cantante, entrato nella band nel marzo 2013 in sostituzione di Beppe Dettori, dopo una selezione online tramite il loro sito. Nessuna frattura con Gigi Camedda e Gino Marielli, ci tiene a precisare il cantante algherese: «Non abbiamo mai discusso veramente. E di certo non litigheremo ora. Il “problema” sono io. Gli ultimi due anni di tour sono stati per me di una fatica strana, profonda, scoraggiante, incontrollabile, ingiustificata e grazie all’intuizione di un genio la ragione sta diventando sempre più chiara».
“Abbiamo sperato fino all’ultimo che non fosse così, ma purtroppo dobbiamo annunciare la fine di un rapporto artistico favoloso, fatto di successi discografici e di concerti strepitosi: il nostro Nicola Nite ha bisogno di una pausa e non se la sente più di portare avanti il suo ruolo di frontman». ha dichiarato sui social la band.
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Parlando del suo futuro, Nicola Nite precisa che «con il tempo potrò essere ancora un musicista, un artista, autore e produttore ma non potrò più essere il perno principale che sostiene il lavoro di un’intera produzione di concerti live, poiché le possibilità che io non sia in forma sono e saranno alte. Soprattutto adesso. E vi prego di lasciarmelo fare in punta di piedi così come sono arrivato». La prima pubblicazione ufficiale con il nuovo cantante avvenne a novembre 2013, quando viene pubblicato il singolo Il respiro del silenzio, realizzato in duetto con il cantante dei Modà Kekko Silvestre e scritto insieme a Mogol.
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