
Il prossimo 7 maggio l’attrice presenterà nella sala consiliare di Pattada (SS) “Ricordami”, un libro scritto per parlare di sé ma soprattutto del morbo che rubò i ricordi a sua madre. La manifestazione è organizzata dall’AMAS
«Mia madre si ammalò di Alzheimer, furono dieci anni molto dolorosi e oltremodo destabilizzanti, fu allora, quando lei era ancora in vita, che realizzai un recital teatrale con musica dal vivo ispirato a due grandi autori, Tahar Ben Jelloun e Simone de Beauvoir, nei quali ho trovato la mia storia e la mia vita di “Madre di mia Madre”», ha raccontato a City&City Magazine Daniela Poggi, l’artista che il prossimo 7 maggio presenterà nella sala consiliare di Pattada (SS) “Ricordami“, il libro che ha scritto per parlare della sua esistenza (“piccoli incastri narrativi, ironici e lievi”), ma soprattutto per raccontare a pugni chiusi, ma anche con commozione immensa, il morbo che aveva rubato i ricordi a sua mamma e l’aveva costretta a un “un cambio di ruolo drammatico”.
Alla manifestazione, organizzata dalla Associazione Malattia Alzheimer Sardegna (AMAS) parteciperanno il geriatra Antonio Nieddu, il neurologo Alberto Zoccheddu, che spiegheranno al pubblico presente in sala “L’importanza di una diagnosi precoce”. Alla presenza del consigliere regionale Antonio Piu, con l’autrice dialogherà la dottoressa Mariangela Sistu, a moderare il convegno sarà Pina Ballore, presidente dell’AMAS.
La Poggi, dunque, sarà la protagonista e l’interprete di un dramma vissuto. «Quando assistevo mamma, prendevo appunti, scrivevo e mettevo nel cassetto, quando lei è mancata ho cercato di elaborare non solo il lutto, ma anche tutto quello che era successo, finché ho ripreso in mano le cartelle, le ho rilette e nel 2019 mi sono chiesta: che ne faccio di tutto questo materiale? Lo brucio, lo getto via oppure condivido questa esperienza con chi vive o ha vissuto il mio stesso dolore? Così è nato “Ricordami“», ha raccontato.
Da questa esperienza è nata anche una canzone, “Sulle ali di un angelo”, un singolo scritto con Mario Lavezzi e Lorenzo Vizzini e con gli arrangiamenti e la produzione di Adriano Pennino. «Non è un testo pensato solo e soltanto per la mia mamma – ha detto l’artista – è dedicato a tutti gli uomini che non hanno più accanto la persona amata e quindi si sentono anime sole. Ed è allora che può essere raggiunta una nuova consapevolezza: quell’amore può perpetuarsi con altre forme, perché nulla finisce, solo si trasforma».
Ricordare è vivere. «Mi piace pensare a una frase di Leonard Cohen: c’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce», aveva detto una volta Daniela Poggi.
Un libro, una canzone, ma anche un cortometraggio. «Ho chiamato Ciro Formisano – il regista con cui nel 2017 ho girato L’esodo, un film che mi ha dato molto successo (le valse un Globo d’Oro della Stampa Estera ndr) – e gli ho proposto il mio brano, lui ne ha tratto un videoclip meraviglioso girato per le strade di Roma, dove si dice che la vita continua a vivere come luce nel cielo».
E se siamo disponibili a vivere l’amore vero possiamo trovare una richiesta d’amore in ogni incontro, perché «la vita può essere piena d’amore e di luce solo se riusciamo a renderla tale». Non solo arte, ma anche fede. «Non ho mai dimenticato le mie radici cristiane, forse qualche volta sono stata lontana dalle istituzioni ecclesiali, ma senza dubbio in questo mio pellegrinaggio terreno non ho mai dimenticato la religione che mi è stata data, ho sempre creduto in Dio e nella sua parola», ha spiegato l’attrice.
Quello della Poggi è stato un calvario. Oggi quel calvario è diventato un lungo peregrinare che la sta portando in luoghi lontani, questa volta sino a Pattada (SS). «Per me non ci sono luoghi lontani, presento il mio libro dal 2008 per ricordare mia madre, ma anche per combattere assieme ad altri la battaglia contro l’Alzheimer».
“Ricordami” comincia in «una stanza. Un letto sul quale è distesa una donna che, per anni, giorno dopo giorno, è scivolata nell’oblio dell’Alzheimer. Una poltrona dove siede la figlia, conscia che quella sarà la notte che libererà la madre dalla prigionia del corpo». Un libro nato per raccontare l’imperfezione dell’uomo, ma anche per sperare in un futuro migliore.
“Ricordami”, edito da La Vita Felice, ora può essere ascoltato anche in audiolibro.