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di Laura Fois
Fenomeno social e non solo. Le chiavi del successo di Matteo Siddi? Divertimento e qualità
Più di 90mila mi piace su Facebook e tantissimi seguaci anche su Youtube, un seguito importante per la pagina “Gesù di Cagliari”, da un’idea di Matteo Siddi. L’abbiamo incontrato e innanzitutto gli abbiamo chiesto:
Chi sono i tuoi followers?
Son tantissimi! Sono per la maggior parte persone dall’autoironia spiccata e dallo sconfinato amore per i tratti più veraci della nostra quotidianità.
Cosa pensi dei social networks? Ti senti in un certo senso responsabile (anche se la tua pagina è molto divertente) di quello che dici e scrivi di fronte a un pubblico del genere?
Ti stupirà ma non sono un grande amante dei Social, li trovo freddi e spesso tirano fuori il peggio dalle persone. Io li uso pochissimo e solo a fini artistici, non amo condividere la mia vita in maniera elettronica. Se mi sento responsabile? Totalmente! Passo moltissimo tempo a creare contenuti, analizzarli, renderli politicamente corretti (anzi ineccepibili), perché so che ho in mano un argomento delicato che va trattato con enorme attenzione.
Come è nato il personaggio?
È nato da un gioco. Devi sapere che io sono un cantante di professione e anni fa decisi di partecipare a delle selezioni per Jesus Chirst Superstar. Venni scelto e trai miei amici si diffuse l’appellativo “Gesù” nei miei confronti. Sono sempre stato un giocherellone e un giorno cominciai a creare dei Meme per i miei amici, li trovarono molto divertenti e alla fine… eccomi qui.
Il 2018 che anno sarà per te? Progetti futuri o che potresti anticiparci?
Il 2018 sarà un anno pieno zeppo di impegni, sia musicali sia relativi a Gesù di Cagliari. Porteremo nuovamente in scena “La vera storia di Gesù di Cagliari”, creeremo nuovi contenuti comici e sicuramente faremo uscire qualche novità magari anche musicale! Dipende soprattutto dalle idee che verranno fuori in futuro, perché ormai la mia politica è orientata sulla qualità e non sulla quantità!
Qual è la vera storia di Gesù di Cagliari?
È uno spettacolo teatrale ambientato nel 33 d.c., scritto da me, Roberta Gaviano (Maddalena) e Alessandro Concas (Pietro). Una commedia educatissima basata sull’equivoco, in pratica alcune bugie fanno credere a tutto il mondo (tramite passaparola) che Gesù di Cagliari sia quello di Nazareth, quando ovviamente non è così. Da qui nasce un putiferio esilarante che usa la stessa comicità dei corti adattata al teatro e mantenendo la caratterizzazione dei protagonisti immutata. Il ricordo più bello che ho è relativo all’ultima esibizione, quella del 23 Dicembre al piccolo Auditorium di Cagliari. Il service ha fatto un macello, nulla funzionava come doveva, un vero disastro professionale. Noi (incolpevoli) abbiamo continuato a fare lo spettacolo nonostante la situazione disperata. Quando a fine spettacolo c’è stata una vera e propria ovazione mi sono commosso tantissimo e ho capito che il pubblico aveva apprezzato non solo lo spettacolo ma anche la nostra professionalità nonostante i disagi creati da persone esterne che non hanno svolto al meglio il proprio lavoro.
Andate in pace.