La versione di Becciu: “Ecco cosa mi disse il Papa nel nostro colloquio”

S’oru? La Sammontana quella arcinota del Barattolino scrive in sardo e chiama un gelato “s’oru”. S’oru significa in sardo “il bordo”, cosa c’entra la ricotta sarda? Su soru, invece, significa “il siero” dal quale si ricava la ricotta; e perché metterci l’apostrofo? Per significarlo “bordo”? Licenza poetica? Per un gelato? Salvo che non volessero scrivere “s’oro” per significare “prodotto prezioso, d’oro”.
Nel post citato testualmente dal profilo facebook del noto giornalista gastronomico Giovanni Fancello, tante le domande a cui è lecito aspettarsi altrettante risposte. Un inevitabile dibattito nato tra i vari commenti tenta di spiegare il presunto “errore”. Il gelato fatto a Empoli ha “ricotta sarda con variegatura al miele millefiori e granella di biscotti”. “Poi “ricotta” – precisa Fancello – cosa vuol dire? Vaccina, caprina, pecorina? Tre cose diverse per noi”.
Sammontana, l’azienda italiana famosa soprattutto per i gelati, finisce quindi nell’impietosa graticola del social network. L’azienda di Empoli – 370 milioni di fatturato – sta infatti dedicando il suo ‘Barattolino’ alle specialità regionali e per l’isola ha scelto di promuovere il brand ‘S’oru de Sardigna’.
“La Sammontana – fa notare ancora Fancello – scrive in sardo e chiama s’oru un gelato”. Ma la parola significa ‘il bordo’. Cosa c’entra la ricotta sarda? Su soru, invece, significa ‘il siero’, dal quale si ricava la ricotta. Perché metterci l’apostrofo? Licenza poetica?”. Fancello precisa ancora: “Salvo che non volessero scrivere s’oro per significare ‘prodotto prezioso, d’oro’”, ma sarebbe un altro errore, sempre stando al post dell’esperto. Quindi la riflessione finale, forse la più scontata: “Ma non trovavano uno che il sardo lo conosce?”.