Sassari – Concerti, aperitivi e dialoghi col pubblico per il “Salotto culturale del Teatro Verdi”


L’attività illegale ancora ampiamente diffusa
Controlli rigidi e multe salatissime dal nord al sud dell’isola. Di recente la Guardia Costiera ha intensificato le ispezioni su tutto il territorio costiero sardo, mirate alla regolarità degli attrezzi da pesca e altre azioni illecite, tra queste la pesca illegale dei ricci di mare.
Il divieto di quest’attività, dalla durata di tre anni, è scattato lo scorso gennaio e da allora è iniziato il monitoraggio affinché le direttive vengano seguite.
Nei giorni passati, la Guardia costiera di Cagliari ha effettuato 230 controlli e 70 ispezioni. Il risultato? Decine di illeciti amministrativi per un totale di circa 25mila euro di sanzioni, un sequestro di attrezzi da pesca non conformi e di 150 chili di prodotti ittici, tra questi anche diversi esemplari di ricci di mare.
Anche ad Alghero i militari hanno condotto operazioni per osteggiare l’attività di prelievo illecito di ricci di mare da parte di pescatori non autorizzati. Fondamentale è stata la segnalazione da parte di un privato cittadino che, notando comportamenti non adeguati alle norme, ha immediatamente avvisato le autorità.
A seguito dei controlli, la Guarda Costiera ha confiscato molteplici esemplari del prezioso echinoderma, fortunatamente ancora vivi, e li ha riconsegnati al mare. Ha anche inflitto delle sanzioni per un totale di 1.000 euro.
Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, il Tenente di Vascello Giuseppe Tomai, conferma che la caccia al fenomeno continuerà incessantemente anche in futuro. Inoltre esorta i consumatori a usufruire di prodotti ittici con certificato di tracciabilità e che siano provvisti di etichetta con le informazioni necessarie.