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“Disterrados” continua il suo viaggio e fa tappa a Prato
Il programma con Maria Giovanna Cherchi che ricerca i sardi emigrati andrà in onda su RAI Tre Sardegna
Nuovo appuntamento su Rai Tre Sardegna con “Disterrados“, la trasmissione in lingua sarda dedicata al mondo dell’emigrazione, che domenica 26 giugno alle 9.30, ritorna con Maria Giovanna Cherchi per condurre gli spettatori alla scoperta della comunità dei sardi presenti nella città di Prato. Una comunità numerosa, il cui punto d’incontro è il circolo “Narada” di Campi Bisenzio.
Ad accogliere le telecamere della RAI sarà il presidente del circolo, Enea Mulas, ex agente di custodia originario di Nurri.
L’associazione da lui diretta, nata circa venti anni fa dalla spinta di un piccolo gruppo formato da cinque persone, è oggi una delle più importanti realtà della circoscrizione centro-sud.
Tra le figure centrali nella costituzione del circolo c’è quella di Luigi Pinna di Pattada, ormai ottantenne. La sua è una lunga storia di emigrazione. Dopo essersi trasferito giovanissimo a New York con un diploma di geometra in tasca, è ritornato in Italia per sistemarsi definitivamente a Prato, dove ha lavorato in Publiacqua.
Si scopriranno legami con l’isola rimasti indissolubili nonostante il passaggio delle generazioni. È il caso di Beatrice Porcu, 29 anni, figlia di un emigrato di Silius, fiera di aver lavorato come “donna-pastora” per tanti anni al fianco del padre. Oggi svolge attività di operaia in una fabbrica tessile.
Maria Giovanna Cherchi incontrerà infine Elisa Perda di Medau Desogus (una frazione di Carbonia), che a Prato ha svolto diversi lavori per essere infine assunta come collaboratrice scolastica. La sua famiglia si è inserita molto bene in Toscana, ma lei non ha mai abbandonato il sogno di rientrare in Sardegna.
L’obiettivo del progetto è quello di rafforzare i sentimenti che legano i sardi alla propria terra e alla propria lingua, e quindi promuovere i luoghi che li accolgono oltremare.
Le spettacolari immagini dal drone mostreranno le bellezze di una città medievale che custodisce tesori di inestimabile valore architettonico, a partire dalle antiche mura sul fiume Bisenzio fino al Castello dell’imperatore e alla Cattedrale di Santo Stefano.