Daniele Maoddi, presidente dell’ERSU: «Sassari città Universitaria e studenti al centro della città»
Iniziamo subito dall’attualità: è stato nominato presidente dell’ERSU due mesi fa. Vuole raccontarci come è maturata la sua nomina?
A fine dicembre 2023 l’allora presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha firmato il decreto di nomina del Presidente e di tutto il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ersu di Sassari. Il nuovo Cda si è formalmente insediato in occasione della prima riunione dello scorso 23 gennaio.
Per quanto riguarda la mia nomina posso dire che sono grato per la fiducia a me accordata dal Presidente Solinas, il quale ha individuato nella mia persona quelle caratteristiche umane, professionali e curriculari secondo lui adatte per ricoprire l’incarico di Presidente di un ente cosi prestigioso e importante come l’Ersu di Sassari. Peraltro lui stesso negli anni 2000 fu un giovane presidente Ersu Cagliari e poi presidente di Andisu, l’Associazione nazionale degli enti per il diritto allo studio. Sono consapevole del ruolo di guida politica e istituzionale dell’Ente e il mio massimo impegno sarà diretto a lavorare con serietà e determinazione al fine ripagare la fiducia della Regione Sardegna nel corso dello svolgimento del mio mandato.
Una bella soddisfazione. Era già stato rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione d’Ateneo.
Sì, essere Presidente dell’Ersu di Sassari, mi riempie di orgoglio e soddisfazione perché sono sempre stato molto legato all’Università di Sassari. A Sassari mi sono laureato in Giurisprudenza nel 2006, mi sono poi specializzato in Professioni Legali nel 2008 e soprattutto ho vissuto una esperienza umana esaltante da studente fuorisede. Anni bellissimi e importanti per la mia formazione anche perché dal 2000 al 2004 sono stato componente del Cda di Ateneo, (allora Rettore era Alessandro Maida) e contestualmente sono stato rappresentante in consiglio di facoltà e in Consiglio degli Studenti, partecipando inoltre alla nascita delle prime associazioni di facoltà. Insieme ad altri colleghi fondammo l’Aslex, la prima associazione studenti di legge. Quando parlo con gli studenti mi fa particolarmente piacere consigliar loro di vivere l’esperienza universitaria in maniera piena partecipando anche alla politica universitaria e alla vita delle associazioni. Considero l’associazionismo universitario molto importante: credo molto nei corpi intermedi e ritengo sia fondamentale essere protagonisti della loro azione durante gli anni di studio.
È stato un vantaggio conoscere bene l’ambiente?
Assolutamente sì. Soprattutto aver vissuto a Sassari da “studente fuorisede” mi porta ad essere molto vicino delle esigenze degli studenti. Sono pienamente consapevole che dietro a ogni studente ci sono sacrifici suoi e della sua famiglia e questo cerco di tenerlo ben presente in ogni momento. Mi ha fatto particolarmente piacere che la prima delibera del nuovo Cda sia stata quella che ha consentito di accelerare l’iter per il pagamento delle borse di studio a 1650 studenti cd idonei ma non beneficiari che hanno cosi potuto beneficiare di un sostegno importante per loro e per le loro famiglie. Ritengo importante il clima molto collaborativo instauratosi nel nuovo consiglio di amministrazione dove tutte le componenti hanno a cuore la nostra prima missione: il diritto allo studio e le esigenze degli studenti meritevoli e più bisognosi. Questa sarà sempre la nostra comune strada maestra. Fin da subito ho voluto affermare un rapporto di collaborazione con l’Università. Fin dai primi giorni di mandato ho incontrato il Rettore Prof. Gavino Mariotti: Università ed Ersu sono al servizio della comunità studentesca seppur attraverso funzioni differenti ma che viaggiano all’unisono. Il dialogo e la collaborazione sono non solo doverosi ma fondamentali. Credo molto a questo aspetto.
L’ERSU non aveva un presidente dal 2022. Forse è prematuro ma dopo due mesi potrebbe fare un primo bilancio?
Come Cda da subito affrontato le diverse problematiche a lavorato sul contingente e sulla programmazione. Mi sento di ringraziare la struttura Ersu, dal DG Libero Meloni, ai dirigenti, a tutto il personale: da quello amministrativo ai collaboratori della mensa. Ersu Sassari può contare su una struttura molto valida e su importanti professionalità che dovranno essere ancora maggiormente valorizzare.
Tra le prime azioni di questo periodo , oltre al pagamento delle borse di studio agli idonei non beneficiari, mi rende 30particolarmente orgoglioso l’ingresso dell’Ersu come Partner ufficiale nel Polo Universitario Penitenziario. Dopo una collaborazione di tanti anni abbiamo deciso di fare un passo in avanti sottoscrivendo il nuovo Protocollo D’Intesa per il prossimo triennio grazie al quale Ersu si impegna a fornire ogni anno un finanziamento per acquisto di materiali didattici destinati agli studenti detenuti, a riservare due alloggi agli studenti detenuti in esecuzione penale esterna, 280 pasti gratuiti a ciascuno dei due studenti e un funzionario Ersu che sia punto di riferimento per assistere gli studenti del Polo Penitenziario Universitario per la compilazione delle domande di loro interesse.
Poi la risoluzione di problemi contingenti. Come Cda abbiamo deliberato, per esempio, nelle settimane scorse, di riaprire il bando sulle borse di studio per consentire agli studenti che avevano omesso di inserire il contratto di affitto attestante il loro status di studenti fuorisede, di regolarizzare la loro posizione. La riapertura del bando ha consentito a 60 studenti (e alle loro famiglie) di di evitare la decurtazione dell’importo della borsa di studio e di essere così considerati fuorisede e non pendolari.
In questo primo mese e mezzo ho incontrato tante persone: sindaci, presidenti di associazioni, rappresentanti, docenti, singoli studenti. Dall’ascolto nascono sinergie e collaborazioni prodromiche di progetti concreti. Tra i miei obiettivi ravvicinati quello di incontrare la neoeletta Presidente della Regione Alessandra Todde alla quale vanno i miei migliori auguri di buon lavoro e il nuovo Assessore regionale all’Istruzione per avviare un dialogo che sia proficuo per la nascita di nuovi ed importanti progetti finalizzati al miglioramento ed al rafforzamento dei servizi legati al diritto allo studio.
In che anno è arrivato a Sassari e come ha vissuto la città da studente?
Sono arrivato a Sassari nell’ottobre del 1997. Ho vissuto la città in maniera piena frequentando la facoltà per le lezioni e le sessioni di esami, la mensa universitaria, i “luoghi” degli studenti, dalle biblioteche alle aule di studio, ai locali e ai punti di ritrovo. Gli anni universitari sono una fase importantissima se vissuta in maniera intensa e pertanto non soltanto da un punto di vista didattico ma anche e soprattutto da un punto di vista umano. E’ bello cogliere al meglio la grande opportunità che l’università offre: luogo di relazioni e di costruzioni di rapporti che spesso durano una vita intera. Questo aspetto è stato per me utile anche nelle successive sfide professionali e di vita.
Sassari si è sempre distinta come città universitaria. Quali sono le esigenze di uno studente che si trasferisce oggi per studiare? Lei è stato uno studente fuori sede. Conosce bene la problematica.
Soprattutto per i fuori sede vivere gli anni universitari è complesso e spesso equivale a tanti sacrifici. Al problema dell’alloggio Ersu Sassari risponde con un’offerta davvero importante: Le strutture residenziali a Sassari sono 8 a partire dalla principale residenza di Via Coppino (237 posti letto) per proseguire con la casa di via Verona (150 p.l.), via Padre Manzella (106 p.l.), viale Adua (ex Brigata Sassari, 73 p.l.) e Sa Domo (via La Marmora 41 p.l.), alle quali si aggiungono alcuni appartamenti, per un totale di 629 posti letto. Abbiamo poi 30 posti letto a disposizione degli studenti delle sedi decentrate di Nuoro, Olbia e Alghero: è fondamentale guardare anche a queste realtà, alcune delle quali in grande crescita da un punto di vista economico e sociale e pertanto potenziale fonte di attrazione per tanti studenti. La mensa di via dei Mille è il nostro fiore all’occhiello ed è motivo di orgoglio anche grazie al quotidiano impegno dei cuochi Ersu e del personale caratterizzato da grande professionalità e dedizione al proprio lavoro. Ci tengo a ringraziarli per quanto fanno che viene apprezzato dai nostri studenti. Da parte nostra in ogni caso la piena volontà di valutare le proposte migliorative del servizio che gli studenti, attraverso i loro rappresentanti, vorranno porre all’attenzione del presidente e del CDA dell’Ente. Il Servizio di ristorazione è garantito, nella sede di Sassari, attraverso una gestione diretta con 450 posti a sedere e l’erogazione di oltre 1000 pasti al giorno nei periodi di punta.
Come funziona invece il servizio mensa nelle sedi decentrate di Nuoro, Oristano, Olbia, Alghero?
È attivo un servizio mensa con ristoranti convenzionati. Il servizio di ristorazione viene attivato all’inizio dell’anno accademico da settembre fino a fine luglio, erogando nella mensa di Sassari oltre 234.400 pasti all’anno. In taluni periodi viene attivato un servizio di asporto a favore degli studenti che ne manifestano l’esigenza. Nelle sedi decentrate eroghiamo oltre 36500 pasti all’anno, per un totale di circa 271000 pasti annui complessivi. Importante l’impegno sui trasporti. Abbiamo una convenzione con Atp per quanto attiene ai trasporti urbani che prevede un abbattimento del costo del biglietto dei bus, ma intendiamo rafforzare l’impegno per individuare soluzioni migliorative sia sui collegamenti verso le strutture sportive del Cus sia per quanto riguarda i trasporti extraurbani per gli studenti pendolari.
Ho letto che l’ERSU ha tra le priorità di coinvolgere la città . Qual è il suo programma?
L’Ersu è un ente strategico non solo perché eroga servizi agli studenti ma perché la comunità studentesca è una parte viva e importantissima della città. L’Ersu si porrà nei confronti della città in chiave propositiva e centrale proprio finalizzando la sua azione in direzione di una Sassari che sia sempre di più città universitaria. I progetti, sia quelli in itinere che le novità, avranno sempre come faro quello di un miglioramento del benessere della “vita universitaria” dei nostri ragazzi. Ecco perché è fondamentale il dialogo e la collaborazione costante con le altre istituzioni e soggetti che gravitano intorno alla città (Università, Regione Sardegna, Comune, Provincia, Curia e il mondo delle imprese e del terzo settore). Stesso discorso vale per le sedi decentrate.
Quali problematiche intende affrontare da neo Presidente e cosa vuole fare nell’immediato per gli studenti?
Gli studenti avranno sempre nella mia persona un punto di riferimento e un presidente che li ascolterà. Un presidente “degli studenti” se vogliamo. Invitato dal suo presidente e dal rappresentante degli studenti nel cda Ersu, insieme con gli altri consiglieri di amministrazione ho voluto incontrare da subito il Consiglio degli Studenti e mettermi a disposizione della comunità studentesca. Ritengo importantissimo il dialogo con le associazioni studentesche: ascoltare è il primo punto del mio programma. E’ solo dall’ascolto di tutti che deriva la conoscenza esatta dei problemi reali che gli studenti affrontano nel quotidiano ed è sempre dall’ascolto che possono derivare soluzioni concrete, volta per volta, rispetto alle varie problematiche. C’è tanto da fare ma il punto cardine è che l’Ersu è la casa di tutti gli studenti i quali avranno sempre la massima attenzione.
I vostri obiettivi come Ente?
Possono essere riassunti nella finalità di garantire pari opportunità nell’accesso agli studi e sempre maggiore qualità dei servizi resi agli studenti, come ricordato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella anche nel Discorso di fine anno 2023: “Affermare i diritti significa prestare attenzione alle esigenze degli studenti, che vanno aiutati a realizzarsi”, le importanti parole del Capo dello Stato. Credo che la nostra linea di azione andrà verso questa direzione pertanto vorremmo implementare i nostri servizi a favore degli studenti meno fortunati, penso ad esempio agli studenti detenuti come avvenuto con la nostra partnership nel Polo Universitario Penitenziario, ma anche a favore degli studenti sardi che intendono arricchire il proprio bagaglio culturale facendo esperienze all’estero, con viaggi di istruzione e attività simili. Ancora vogliamo creare i presupposti perché i nostri studenti frequentino agevolmente i luoghi della cultura cittadina (teatro, cinema, musei ecc) implementando il contributo Ersu per abbattere i costi relativi.
Come contribuisce l’Ersu alla crescita associativa e culturale della popolazione studentesca?
Attraverso la promozione di eventi culturali che favoriscano gli scambi tra i diversi rami di studio; penso all’Accademia di Belle arti “Mario Sironi” e al Conservatorio musicale “Luigi Canepa”, con i quali il nuovo CDA intende avviare interlocuzioni e costruttive onde favorire la promozione di eventi che veda coinvolte le diverse discipline artistiche e coreutiche al fine di rendere più “bella” in senso lato la loro vita a Sassari. Ancora l’associazionismo studentesco, che già esiste, dovrà essere implementato per portare avanti iniziative a tema, concordate con le associazioni stesse, anche per favorire l’integrazione socioculturale degli studenti stranieri. Abbiamo accolto in mensa i nuovi studenti Erasmus e io stesso ho partecipato alla conferenza di presentazione della settimana di benvenuto organizzato dall’associazione Erasmus Student Network di Sassari. Punteremo molto sulla comunicazione e l’informazione agli studenti. Tengo molto a questo aspetto. Ecco perché, anche in un’ottica di una sempre maggiore trasparenza, implementeremo le azioni su questo fronte sia attraverso il sito, che attraverso i rapporti con i media e lo sviluppo dei nostri canali social. Io vedo una Sassari città universitaria dove la comunità studentesca sia il cuore vivo e pulsante dell’aggregato sociale. L’Ersu darà il suo contributo affinchè questo concetto diventi sempre di più la parola d’ordine della città. Sassari città Universitaria e studenti al centro della città.