Cagliari: quali sono le speranze nel club nei prossimi anni?
Nelle ultime stagioni di Serie A, il Cagliari ha particolarmente sofferto e occupato la parte bassa della classifica, nonostante un organico di gran lunga superiore rispetto ad altre realtà della massima serie calcistica italiana; i fattori che hanno determinato un andamento negativo della formazione isolana sono molteplici ma, nonostante tutto, la tendenza della squadra sarda a conquistare punti salvezza quando necessario ha permesso di rimanere comunque in Serie A. Al termine del campionato di Serie A 2021/2022, che sembra essere archiviato ancora una volta con una salvezza sul filo del rasoio, i tifosi del Cagliari si chiedono quale possa essere il futuro della formazione, come si nota sulle principali app slot casino gratis in cui si discute dei prossimi anni della squadra allenata da Walter Mazzarri.
La stagione 2021/2022 del Cagliari e gli elementi da cui ripartire
La stagione 2021/2022 del Cagliari non è stata tra le migliori nella storia della formazione sarda; la squadra allenata da Walter Mazzarri ha iniziato il campionato nel peggiore dei modi e, in alcuni momenti della stagione, è apparsa più di una marcia indietro rispetto ad altre squadre del campionato italiano, nonostante un organico sicuramente competente, con calciatori che potrebbero essere titolari in tante altre squadre del campionato di Serie A. I problemi di natura gestionale, che secondo molti tifosi sono dipesi dalla Presidenza e da numerose problematiche interne, hanno sicuramente peggiorato l’umore dell’ambiente, cancellando anche le tracce di grande valore, insite nel talento e nella qualità della formazione.
Tuttavia, ci sono elementi preziosi da cui ripartire, guardando alla stagione del Cagliari e cercando di proiettare in futuro questi stessi elementi che potrebbero essere protagonisti di prossime stagioni; con Walter Mazzarri in panchina, al di là di alcune uscite che non hanno convinto e che hanno mostrato un organico lontano dalle proprie potenzialità ottimali, il Cagliari è apparso solido, soprattutto difensivamente parlando, e molti giocatori hanno reso al meglio delle aspettative, in alcuni casi superando anche le attese della vigilia. Inoltre, la formazione sarda ha mostrato una grande compattezza soprattutto nell’organico, archiviati i problemi con alcuni calciatori che erano stati tacciati di “remare contro” da parte della dirigenza stessa della formazione sarda. Insomma: per quanto non si possa dir bene della stagione 2021/2022, il Cagliari ha maturato una buona base che potrebbe comportare un miglioramento nei prossimi campionati, qualora ci sia anche un investimento in termini di mercato.
La formazione del Cagliari e gli elementi di pregio
Per quanto i tifosi del Cagliari si aspettano una rifondazione, oltre che un cambiamento in alcuni elementi dell’organico della formazione sarda, sono numerosi i calciatori che hanno meritato la piazza e che hanno offerto prestazioni notevoli. Si tratta di elementi che hanno convinto e che hanno ben reso, in alcuni casi al di sopra delle aspettative, in una piazza che – per antonomasia – non è certamente semplice, sia per la pressione che offre, sia per le aspettative da parte dei tifosi. Il Cagliari ha dovuto affrontare dei problemi relativi al blocco uruguaiano della squadra, segnato soprattutto dalle prestazioni di Godin e Caceres, che hanno abbandonato la squadra dopo essere stati messi fuori rosa in virtù del loro comportamento in campo e non solo.
È proprio l’uruguaiano Gaston Pereiro, invece, che è apparso al di sopra di ogni più rosea aspettativa nell’ambiente sardo: a suon di gol, assist e prestazioni notevoli, il centrocampista offensivo ha regalato diversi punti alla squadra allenata da Walter Mazzarri, rivelando un talento degno di grandi squadre. Non si potrebbe che dir bene anche dei due pilastri della squadra sarda, Joao Pedro e Cragno, che hanno condotto un campionato di grande livello; ancora una volta l’attaccante italiano è stato in grado di superare la doppia cifra in stagione, nonostante un sistema di gioco che premia molto meno le sue incursioni offensive; Cragno, invece, nonostante una squadra che subisca molto, ha saputo difendere i suoi pali spesso, con grandi parate e ottime prestazioni. Infine, ottima sorpresa c’è stata anche da parte di Dalbert, più avanzato rispetto al ruolo di terzino in una difesa a 4, che ha mostrato tutte le sue qualità offensive.