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Aurora Boreale visibile anche in Sardegna e il cielo si tinge di rosso
È stata l’aurora boreale a illuminare i cieli dell’isola nella notte scorsa, tra venerdì 10 e sabato 11 maggio
Un appuntamento imperdibile, di quelli che capitano raramente da cerchiare sul calendario per gli amanti dell’astronomia. E non si sono sbagliati, poiché si è rivelato uno spettacolo non solo straordinario ma anche raro. In Italia, la visibilità delle aurore boreali noto come SAR, “arco aurorale rosso stabile” è abbastanza rara, ma nella notte tra il 17 e il 18 novembre 1848, il fenomeno fu talmente intenso ed esteso da essere visibile anche a basse latitudini.
Un evento insolito per queste latitudini, amplificato dalla tempesta geomagnetica che ha interessato la Terra nelle ultime ore.
Lo spettacolo di colori che ha tinto i cieli tersi della sera è stato chiaramente visibile soprattutto in zone montuose e prive di inquinamento luminoso, ma non sono mancate segnalazioni anche da zone collinari e urbane.
Le foto mozzafiato degli skyline sardi, neppure a dirlo, hanno cominciato a diffondersi sui social durante la notte, dalla torretta della Pelosa a Stintino fino all’osservatorio astronomico di Siligo, gestito dalla Società astronomica turritana, sotto la guida di Gian Nicola Cabizza. «A quanto pare, il Sole ha raggiunto il suo picco di attività e presenta una vasta area di macchie solari attive” – spiega al quotidiano La Nuova Sardegna Alessandro Puggioni, membro della Società astronomica turritana. «In questa zona di macchie solari si è verificata un’esplosione magnetica potente, che ha causato un’enorme emissione di particelle, le quali hanno colpito la Terra, generando le aurore polari che, in un rarissimo caso, abbiamo avuto il privilegio di osservare e fotografare dall’osservatorio astronomico di Siligo».
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